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Proiettore Epson EH-TW5200 – La prova

Funzioni software di calibrazione

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La globalizzazione colpisce anche il mondo della videoproiezione e, quindi, su questa macchina abbiamo all’incirca lo stesso software presente sulla linea Epson dedicata all’Home Theater “vero”, ossia dei proiettori di gamma più alta. Lo conosco bene e, in analogia a quanto avviene con il telecomando, la navigazione è per me agevole ed un fatto abitudinario. Le funzionalità di base sono tutte presenti, mentre sono assenti quelle avanzate. Diciamo che per una messa a punto discreta i controlli a disposizione sono sufficienti per pensare di aver raggiunto il massimo delle prestazioni che questo TW5200 è in grado di fornire.

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Levando da torno il 3D… già, non ve lo avevo ancora detto e lo davo per scontato: chiaramente questo Epson permette questa funzionalità. A me non piace, non sono interessato all’argomento e quindi non sono nemmeno in grado di dare valutazioni credibili per gli appassionati del genere: pertanto ci fidiamo della capacità del costruttore di sviluppare questo contenuto tecnologico!

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Tornando al 2D, sono disponibili i consueti quattro settaggi di base: Dynamic, Living Room, Natural e Cinema (per il controllo del Color mode). Queste regolazioni possono essere messe a punto tramite variazioni di tinta, saturazione e luminosità, oltre a quelle per i livelli RGB su alte e basse luci. La mancanza di opzioni più raffinate la riscontriamo nell’assenza di qualunque possibilità di agire sul gamma, che è stato completamente tolto come voce del menu. Anche lo sharpness, solitamente proposto da Epson in versione raffinata e molto modulabile, consente in questo caso solo un normale e lineare controllo (con i suoi invariabili limiti).

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Possiamo anche regolare la velocità di funzionamento dell’Iris dinamico (il diaframma automatico), ovviamente presente (beh, nemmeno tanto “ovviamente”, considerato quello che costa…) e che devo dire non è troppo visibile nella normale operatività.

Un appunto che mi sento di fare ad Epson consiste nell’aver abolito le voci di memoria: se è vero da un lato che i valori di impiego corrente vi vengono anche riproposti alla successiva accensione, d’altra parte se fate una qualunque modifica per prova e non avete preventivamente provveduto a salvare i valori di calibrazione… siete fritti! Penso che la funzione software che sovraintende a questa modalità abbia un costo pari a zero ed onestamente l’avrei lasciata (visto che sui fratelli maggiori del TW5200 è presente).

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Andrea Manuti

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