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Proiettore Epson EH-TW5200 – La prova

Caratteristiche tecniche

art epson5200 2 - Proiettore Epson EH-TW5200 - La prova

Pannello 3LCD 0.61″ (D9)
Risoluzione 1920 x 1080 pixel
Lampada / Durata UHE 200W / 5.000 h / 6.000 h (eco)
Luminosità 2.000 Lumens
Contrasto 15.000:1
Obiettivo 1.22 – 1.47:1 
Ingressi 2x HDMI 1.4 (1x MHL), VGA, Composito, Audio In RCA, Audio Out (mini-jack), USB 2.0, RS-232C, Adattatore Wi-Fi opzionale
3D
Rumorosità Standard / Eco 36dB / 28dB
Dimensioni 297 x 247 x 105 mm
Peso 2,8 kg
Manuale Epson EH-TW5200
Prezzo 812,31 Euro
Distributore: Epson Italia S.p.A – Via M. Viganò De Vizzi, 93/95 – 20092 Cinisello Balsamo (MI) – Tel. +39 02 660321
Per maggiori informazioni: www.epson.itEpson EH-TW5200

Abbiamo detto che le applicazioni native di questo TW5200 sono costituite dal videogaming e dall’Home Theater in generale. Per fare questo, Epson ha progettato una macchina che, sulla linea dei predecessori, ha una forte emissione luminosa sempre ben controllata. Questa caratteristica lo accumuna al TW490, che avevo provato in passato, e ne consente un impiego come proiettore da intrattenimento e come eventuale “secondo” nella stanza dei ragazzi o come macchina da portare nella casa al mare. La conseguenza (logica, direi) è che il livello del nero non possa essere più di tanto contenuto: d’altronde un giocatore è più intento a “sparare” che ad apprezzare le minuzie ed i dettagli di un film! Il tutto è contenuto all’interno di un imballo molto compatto, che ne facilita il trasporto e la collocazione volante. La costruzione è certamente plastica, ma appare robusta e ben fatta: in una macchina del genere non avrebbero senso dettagli high-end, ma l’assemblaggio è realizzato con cura ed il feedback tattile appare rispondente. Una notazione, che conta quello che può contare: girandomi all’improvviso verso il 5200 mi è sembrato di vedere il projectiondesign Action! di qualche anno fa, ovvero un DLP che all’epoca costava una cifra importante e che era (quello sì) un modello di gamma alta. Che il centro design della casa giapponese abbia preso spunto dalla Norvegia?

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Dal punto di vista delle connessioni abbiamo due HDMI, un VGA, un videocomposito ed una USB che può essere impiegata per una connessione LAN wireless tramite dongle Wi-Fi opzionale (se volete che il proiettore divenga parte diretta della rete casalinga).

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La cosa da notare con piacere (tra le connessioni di impiego più frequente) è che uno dei due HDMI è MHL. E chissenefrega, direte voi… No, señor, come invece dicono i commentatori di ESPN spagnoli! Ci dobbiamo rendere conto che il mondo è cambiato e che le nostre sorgenti sono diverse da prima. Specie in mobilità, è molto più comodo viaggiare con uno smartphone o tablet carico di film e di un abbonamento a servizi VOD e TV (Premium Play, Sky Go, Serie A TIM, ad esempio), piuttosto che con un decoder, un’antenna ed un media-player. Con il protocollo MHL ed un semplice cavetto (micro USB lato smartphone ed HDMI lato proiettore) è fatta: lo schermo del telefono viene riproposto in mirroring totale sul proiettore! E dove sta la convenienza? Nel fatto che un ingresso MHL compatibile (come questo) porta anche i 5V necessari all’alimentazione ed al funzionamento nativo del tutto. Se la porta non fosse MHL, avreste necessità di un cavetto con una terminazione USB da attaccare ad una presa, senza la quale tutto il marchingegno non funzionerebbe. Vi sto parlando di cose ampiamente provate, ovviamente, e quindi la presenza di questa caratteristica su un proiettore odierno ed attuale NON E’ una cosa da leggere sulle specifiche e dimenticare un momento dopo, ma una funzionalità che ritengo sia sempre più da ricercare.

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Rispetto ai videoproiettori Epson di fascia più alta, l’ottica non prevede basculamenti di alcun genere (lens-shift), né in verticale, né in orizzontale. Il proiettore va quindi installato nella corretta direzione ed inclinazione (al massimo, vi verranno in aiuto i piedini di livellamento) e, in caso di emergenze, potrete fare ricorso al “simpatico” sistema di correzione del keystone (trapezio). Chi mi conosce, sa che lo reputo tanto piacevole quanto un attacco di dissenteria in pieno deserto, ma questo è lo scotto da pagare ad un prezzo consigliato di 800 Euro (che magari saranno anche qualcosina di meno all’atto pratico). “You can’t always get what you want…” e se lo avevano capito gli Stones quarant’anni fa, diventa obbligatorio per noi. Lo zoom ha una certa tendenza al grandangolare, nel senso che è possibile mettere la macchina abbastanza vicina allo schermo e proiettare dimensioni anche rilevanti da distanze generalmente più ravvicinate di quelle previste per macchine tipicamente Home Theater. In pratica, uno schermo da 110″ (244 cm di base) lo otteniamo da poco più di 3 metri. La messa a fuoco è agevole e la planarità buona, sempre tenendo conto del fatto che non si tratta di “pezzi di vetro” importanti.

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Il telecomando, di chiara derivazione business, è semplificato ed essenziale. Sono arrivato ormai alla concezione dello “ogni scarrafone è bello a mamma soja“, nel senso che, a meno di non avere a che fare con apparecchi high-end, ci becchiamo quello che la casa costruttrice ci propone e ci facciamo l’abitudine. Tanto nessuno cambia un proiettore come un paio di scarpe, no? Sempre nella direzione della versatilità di impiego, il piccolo altoparlante integrato si rivela molto utile durante i soggiorni fuori casa ed è in grado di sonorizzare senza difficoltà un piccolo ambiente. Un plauso al costruttore per averlo inserito.

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Una piccola considerazione sui pannelli D9 da 0.61″ che il TW5200 monta: abbiamo una ottima versione di questi LCD, che permettono anche velocità operative notevoli e frequenze di refresh fino a 240 Hz. Il risultato pratico, non potendovi dare una mia personale impressione, è affidato al commento di mio figlio Federico (meglio un figlio esperto che dire stupidaggini non controllate, non credete?) che ha collegato al proiettore una console PS3 con il simulatore GT5: la velocità dei pannelli è percepibile, nel senso che non ci sono problemi di scie o scattosità sospette. Questo nei limiti del videogioco usato e della sorgente, che ovviamente non è paragonabile a quella di soluzioni più moderne. Il suggerimento, per un’impostazione visuale che possa funzionare sia al buio che con una stanza parzialmente illuminata, è quello di usare il setting “Living room” (l’impostazione di default del TW5200) che permette di leggere discretamente i particolari e di avere una notevole brillantezza.

Per quanto riguarda il livello di rumorosità di questo Epson, devo dire che anche stando abbastanza vicino la sensazione è che si senta, questo sì, ma non in modo invasivo. Chiaramente se scegliete, come caldamente consigliato, la modalità Eco, il rumore della ventola diminuisce e con questo la fruibilità del proiettore: la differenza è avvertibile ad orecchio, senza bisogno di conferme da parte di un fonometro!

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Andrea Manuti

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