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TV Ultra HD HDR Panasonic TX-50GX810 – La prova

Menu e calibrazione

Panasonic gx800 art18 - TV Ultra HD HDR Panasonic TX-50GX810 - La prova

L’interfaccia del televisore è basata sulla nuova versione del sistema operativo My Home Screen 4.0, leggermente rinnovata graficamente, ma che mantiene la consueta intuitiva e “semplice” organizzazione di navigazione e personalizzazione. La sezione media-player è capace di riprodurre davvero qualsiasi tipo di file video fino a risoluzione 4K Ultra HD (addirittura anche a 120 fotogrammi al secondo, seppur riprodotto a 60Hz e nessuna incertezza nell’agganciare eventuali cadenze a 24p), HDR10, HDR10+, Dolby Vision (quest’ultimo solo con container mp4) e anche HLG sia da USB che via streaming DLNA. Non abbiamo riscontrato alcun problema né con file MKV (anche in HDR10+, ma niente Dolby Vision), né tanto meno con gli Mpeg 2/4/HEVC e anche file .ts. Vengono anche riconosciute le tracce in Dolby Atmos in Dolby Digital Plus, ma non quelle lossless con core TrueHD. Peccato per il mancato supporto al codec audio DTS, impossibile da riprodurre in qualunque circostanza.

Panasonic gx800 art17 - TV Ultra HD HDR Panasonic TX-50GX810 - La prova

Il menu di configurazione riprende invece la familiare impostazione Panasonic, priva di fronzoli, ma completa di tutte le funzionalità di controllo necessarie e anche qualcosina in più, come la possibilità di “forzare” il Picture Quantizer HDR10, HLG o il gamut REC2020 (non è, invece, possibile forzare il DCI-P3). Non essendo un modello certificato ISF, i preset di calibrazione da cui partire includono Dinamico (da evitare come la peste), Normale, Cinema, True Cinema, Sport e Gioco. E’ poi previsto un banco “Personalizzato” per chi volesse partire da zero nella calibrazione. Gli stessi preset sono poi replicati in modalità HDR10 / HDR10+ e i banchi di calibrazione risultano totalmente indipendenti, consentendo tarature separate per il REC709 (SDR) e l’HDR10 / HDR10+. In modalità Dolby Vision, i preset disponibili sono, invece, Vivido, Luminoso e Scuro. Sono poi presenti una serie di funzionalità di elaborazione del colore, contrasto, risoluzione, riduzione rumore, che suggeriamo vivamente di non attivare (se non quello di risoluzione, piuttosto efficace anche perché non particolarmente aggressivo). Interessante, invece, la funzione “Adaptive Backlight” che sovrintende al funzionamento del Local Dimming e disattivabile o regolabile su tre livelli. Nell’impostazione “minima” (attiva di fabbrica con il preset TrueCinema) risulta efficace nel contenere il livello del nero sia con i contenuti SDR che, soprattutto, con quelli in HDR. Per la riproduzione dei contenuti in HDR10, nel nenu Avanzato trovate il sotto-menu “Impostazione Luminosità HDR” con la voce “Dynamic HDR Effect” che consente di “tradurre” i metadati statici in metadati dinamici, aiutando notevolmente a migliorare la riproduzione delle sfumature sia alle alte che alle basse luci. Se volete ottenere una riproduzione HDR corretta sconsigliamo, invece, l’attivazione delle voci “Luminosità automatica HDR” e “HDR Brightness Enhancer”, utili solo in caso di una riproduzione in ambiente estremamente illuminato (nel caso non fossimo stati chiari: da NON attivare durante le riproduzioni cinematografiche serali!). La modalità “Gioco” abbassa l’input lag fino a circa 10ms (davvero ottimo), senza intaccare altri parametri d’immagine.

Venendo ai preset, il più vicino alla correttezza REC709 risulta essere il “True Cinema” con gamma settato a 2.4, mentre per una visione dei film in SDR diurna è possibile optare per la modalità “Cinema” che sostanzialmente aumenta il livello di retroilluminazione e setta il gamma al preset 2.2. Rimuovete alcune delle funzionalità di elaborazione attivate di default e chi non avesse dimestichezza con le calibrazioni potrà ritenersi ampiamente soddisfatto, grazie a una modalità True Cinema che restituisce una scala dei grigi con un delta E medio inferiore a 1.4, una temperatura colore quasi centrata (6800 K), un rapporto di contrasto nativo di 4900:1 (quindi senza Adaptive Backlight attivo), un livello del nero di 0,02 nit (senza Adaptive Backlight), un gamma 2.35, un picco di luminanza di 118 cd/mq e una copertura gamut REC709 pari al 99,5%. Con la calibrazione è possibile affinare ulteriormente, ma stiamo parlando di differenze difficilmente percepibili a occhio. La verità è che il preset True Cinema rasenta la correttezza assoluta e cimentarsi nella calibrazione è più un “esercizio di stile” che altro.

Pana gx800 Cinema SDR default - TV Ultra HD HDR Panasonic TX-50GX810 - La prova
Cinema SDR default – clicca per ingrandire

Lo stesso non si può, invece, dire per il preset Cinema (ovvero l’impostazione diurna) che prevede un intervento del local-dimming più aggressivo che penalizza anche la correttezza di base delle immagini (sia scala dei grigi / gamma che temperatura colore decisamente più fredda).

Pana gx800 TrueCinema SDR CAL - TV Ultra HD HDR Panasonic TX-50GX810 - La prova
True Cinema Calibrato – clicca per ingrandire

La calibrazione SDR l’abbiamo comunque effettuata, più per verificare il funzionamento dell’elettronica di questo GX810, che altro. E da questo punto di vista Panasonic non delude mai e in poco più di 15 minuti di lavoro siamo riusciti a limare perfettamente la scala dei grigi, ottenendo un delta E medio finale di 0,2 con una temperatura colore di 6500K e un gamma 2.4.

Abbiamo limato ulteriormente anche il gamut (tramite il CMS) mantenendo comunque una copertura REC709 finale del 99,5% con un delta E medio sceso da 1,72 a 0,46 (lo ripetiamo: trattasi di pura accademia).

Pana gx800 TrueCinema HDR default - TV Ultra HD HDR Panasonic TX-50GX810 - La prova
True Cinema HDR default – clicca per ingrandire

Anche in HDR il preset più corretto è senza alcun dubbio il “True Cinema” con un buon bilanciamento del bianco di partenza, una curva EOTF piuttosto lineare che tende però leggermente a “pompare” i toni medi e i primi step di luminosità (le basse luci) e un tone-mapping che comincia il suo intervento intorno ai 60 IRE. Il picco di luminanza sfiora le 400 cd/mq (con bianco al 100% in finestra al 10%) e una copertura gamut DCI-P3 del 90% e REC2020 del 68%. Per quanto riguarda il livello del nero, senza local dimming attivo (ABL) si sale a 0,08 cd/mq, mentre con l’ABL impostato al minimo (che consigliamo) il valore rimane contenuto in un più accettabile 0,04 cd/mq. Con il preset diurno “Cinema” il picco di luminanza risulta più alto e sfiora le 600 cd/mq. 

Pana gx800 TrueCinema HDR CAL - TV Ultra HD HDR Panasonic TX-50GX810 - La prova
True Cinema HDR Calibrato – clicca per ingrandire

Per la calibrazione HDR siamo quindi partiti dal preset “True Cinema”, intervenendo prima di tutto sui valori di luminosità e contrasto (abbassando leggermente entrambi), proprio per contenere il “pompaggio” dell’EOTF riscontrato di default. Il resto è stato corretto intervenendo sulla scala dei grigi riuscendo così a linearizzare il bilanciamento del bianco (le escursioni sui primari che vedete nel grafico sono inferiori all’1%, quindi parliamo di uno scostamento irrisorio) e calmierando l’iniziale “esuberanza” nei toni medi della curva EOTF.

Il risultato finale è assolutamente ottimo con il picco di luminanza sceso a 380 cd/mq e una copertura gamut DCP-P3 salita al 93%. Calibrazione HDR10 che vi ritroverete quindi attiva anche durante la visione di contenuti in HDR10+ (è giusto così!), mentre per il Dolby Vision non siamo in grado di effettuare misurazioni, né calibrazioni a causa dei vari profili usati da Dolby che non ci consentono di operare con affidabilità e rigore. 

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Gian Luca Di Felice

Email: gianluca@tech4u.it. Amministratore e direttore di Tech4U. Appassionato di musica, cinema e informatica, ho collaborato con i più importanti mensili audio-video e quotidiani nazionali. Sono stato anche consulente per aziende di authoring DVD e Blu-ray e posseggo l’attestato “ISF Level II Certified Calibrator” per la misurazione e calibrazione di TV, monitor e videoproiettori.
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