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TV Samsung Ultra HD UE55HU8500 – La prova

Versatilità e conclusioni

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Lo Smart Hub, versione 2014, è funzionale e ben organizzato. La parte Smart TV non ha bisogno di particolari approfondimenti: il processore Quad Core Plus rende l’interfaccia fluida, assicurando buone prestazioni anche nell’uso delle applicazioni. La disponibilità di software è ottima, come accade ormai da anni per i televisori Samsung, tutt’ora un riferimento, da questo punto di vista, per disponibilità di contenuti e servizi. La sezione multimediale segue gli stessi criteri, consentendo una semplice gestione di tutti i file, ovunque siano archiviati. La ciliegina sulla torta è costituita dalla possibilità di leggere file a risoluzione Ultra HD, senza alcun problema. Anche filmati ad elevato bit-rate sono riprodotti senza incertezze, conferendo un interessante valore aggiunto, poiché in questa fase alcune delle principali sorgenti possono essere costituite da foto e video. Il supporto ad HEVC scongiura il pericolo di rapida obsolescenza, soprattutto per quanto riguarda i servizi in streaming (HU8500 è infatti pienamente in grado di riprodurre i filmati in 4K da Netflix, che purtroppo non è disponibile nel nostro Paese). Il nuovo telecomando Smart Control è comodo da impugnare, grazie ad un design ergonomico. Il tasto centrale, oltre alla funzione di “ok”, integra anche un piccolo touchpad, non comodissimo da utilizzare in quanto tale, ma fondamentale per le funzioni di puntatore a video. Appoggiando il pollice, senza premere il tasto, si attivano i giroscopi integrati, con la conseguente comparsa di un cursore a video. A questo punto è sufficiente muovere il telecomando in qualunque direzione, per controllare il movimento del cursore stesso. Una soluzione analoga a quella di Nintendo, per il Wiimote, e di LG, per il Magic Remote. La precisione è notevole e l’uso, dopo pochi minuti necessari a prendere confidenza col telecomando, è immediato e molto comodo. Sono, inoltre, presenti i comandi vocali (non sempre intuitivi), utili soprattutto per le ricerche in rete, ed anche i controlli gestuali, che ricorrono alla webcam per rilevare i movimenti delle dita, traducendoli in comandi. Rispetto ai sistemi gestuali visti in passato, il nuovo metodo è sicuramente più semplice e preciso, ma non lo definirei sempre comodo, anche per via della necessità di apprendere tutti i vari gesti. Ricorrere ad un pulsante è ancora la via migliore, nella maggior parte dei casi.

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Non resta che un ultimo punto da affrontare, quello che avevo citato nell’introduzione: il pannello curvo costituisce un valore aggiunto? Il primo impatto è sicuramente d’effetto, sia per le già citate peculiarità estetiche, sia per una sorta di inganno visivo. La curvatura, quando osservata da vicino, può dare l’impressione che il display sia più grande dei 55 pollici dichiarati. Ovviamente l’effetto va scemando, con il progressivo allontanamento del punto di visione, fino a divenire molto blando, da una normale distanza di visione. Il coinvolgimento può quindi essere maggiore, ma solo se ci si avvicina davvero molto al TV: le dimensioni non esagerate, unite ad una curvatura non troppo accentuata, non permettono di ottenere un maggior senso di coinvolgimento. Da una normale distanza di visione si renderebbero necessarie una diagonale maggiore e/o una curvatura più accentuata, in modo da portare i bordi dello schermo in prossimità della visione periferica. Sussistono dei risvolti negativi, dunque? In effetti è riscontrabile una certa distorsione nelle immagini, ovviamente legata allo schermo non piatto. La sua incidenza pratica, però, va soppesata: con pattern di test è facile rendersene conto, ma durante la visione di normali contenuti, come film o sport, è decisamente più ostico. Le bande nere possono fornire un indicatore utile, in questo senso, poiché la loro presenza costituisce un elemento sempre fisso, a schermo, contrapposto alle immagini dinamiche. In ogni caso è molto facile che, col passare dei minuti, si finisca per adattarsi rapidamente alla visione: se ci si concentra sulle immagini, per seguire i contenuti a video, è probabile che si dimentichi di avere davanti un TV curvo.

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Curvatura bocciata o promossa, dunque? Probabilmente la mia posizione è a metà del guado: effettivi benefici sono difficilmente riscontrabili, da normale distanza di visione, ma anche gli svantaggi finiscono per non incidere significativamente sulla qualità percepita. E’ fuor di dubbio che l’effetto complessivo possa non soddisfare i gusti di tutti, ma non ritengo che si possa parlare di effettivo e tangibile detrimento nella fruizione. Dovendo trovare una ragion d’essere, per il pannello curvo, indicherei una motivazione prettamente estetica: questo tipo di soluzione costituisce uno straordinario strumento per differenziarsi dalla massa, attirando l’occhio dell’utente esperto e anche del novizio, con un effetto che, personalmente, ritengo molto gradevole, come soluzione di design.

Piccola nota per i giocatori più esigenti: HU8500 non è esattamente il modello più reattivo in commercio, con i suoi 70ms (circa) di input lag in modalità gioco. Un piccolo cenno anche per il box esterno: personalmente la considero un grosso punto a favore, sia per la facilità di installazione (disporre di tutti i collegamenti in un dispositivo piccolo, che si può spostare con semplicità, è una vera panacea: chi ha provato a collegare una penna USB ad un TV fissato a parete, con i connettori posti in una rientranza sul lato, mi capirà), sia per la possibilità di predisporre un modo semplice per mantenere i prodotti sempre aggiornati. Non si tratta tanto del processore o della Smart TV (che comunque possono anche essere utili), ma degli ingressi e degli standard futuri: in questo modo non si deve sperare che non venga realizzato un nuovo connettore od un nuovo sistema di protezione dei contenuti.

Il giudizio sull’UE55HU8500 è dunque pienamente positivo: si tratta di un Ultra HD maturo, capace di non temere una rapida obsolescenza. Il pannello è sicuramente di qualità, e anche l’elettronica contribuisce a realizzare un quadro convincente, sia grazie all’upscaling, sia con la gestione del Motion Plus e del local dimming. Nonostante si tratti della seconda generazione di UHDTV, possiamo affermare che l’acquisto non deve essere valutato solo in relazione alla volontà di portarsi a casa una primizia tecnologica, ma può essere giustificato da caratteristiche effettivamente utili nell’uso quotidiano.

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Gian Luca Di Felice

Email: gianluca@tech4u.it. Amministratore e direttore di Tech4U. Appassionato di musica, cinema e informatica, ho collaborato con i più importanti mensili audio-video e quotidiani nazionali. Sono stato anche consulente per aziende di authoring DVD e Blu-ray e posseggo l’attestato “ISF Level II Certified Calibrator” per la misurazione e calibrazione di TV, monitor e videoproiettori.
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