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Proiettore LCD 4K HDR Epson EH-TW9400 – La prova

Impressioni d'uso e conclusioni

epson 9400 art 20 1 - Proiettore LCD 4K HDR Epson EH-TW9400 - La prova

Partirei dalla conclusione. Mi è piaciuto questo Epson? Assolutamente sì, e per tutta una serie di ragioni. La prima è costituita da un certo family feeling che parte da qualche anno fa, quando acquistai un TW9000 (ma che in certa maniera ho rimpianto) che ho poi venduto al mio amico Silvano. Se ti “abitui” ad un modo di interpretare le immagini, trovarne di simili di fa sentire in una situazione conosciuta e di sostanziale affidabilità, che non è solo dovuta alla ricerca del settaggio Natural come partenza per la calibrazione! In generale le macchine Epson hanno buoni colori, sono piuttosto semplici da mettere a punto, si vedono bene e con piacere, hanno uno scaling che funziona, e rappresentano un ottimo compromesso del rapporto prezzo/prestazioni. Questo direi che il punto forte: a 2.800 Euro di listino, questo TW9400 costituisce un eccellente biglietto di visione per il 4K. Il fatto che la matrice non sia nativa non lo penalizza a mio avviso più di tanto, dato che sia il materiale HD upscalato che il 4K nativo vengono riprodotti con una resa assolutamente credibile. Basta che il livello di luminosità dell’immagine non sia particolarmente basso (partite e materiale sportivo in genere, sceneggiati televisivi, serie non impegnative e via andando) per farvi porre la consueta domanda: ma vale la pena di spendere di più? Per molti appassionati, anche discretamente “impallinati”, la risposta è certamente no. Nella visione di parecchio di questo materiale (penso alla rivisitazione di alcuni episodi della serie di Montalbano che avevo perso) ho avuto modo di apprezzare una discesa verso i dettagli delle zone scure che mi ha lasciato piacevolmente stupito: non credevo davvero che questa macchina potesse rendere in modo così credibile certe sfumature, segno che la calibrazione è stata efficace.

epson 9400 art 19 1 - Proiettore LCD 4K HDR Epson EH-TW9400 - La prova

Certo, se stessi qui a dirvi che si vede come un OLED o come un JVC X7900 vi direi una stupidaggine, peraltro facilmente contraddetta dai numeri: le scene più scure fanno molta fatica, e la macchina si tinge di un grigio che non si può ragionevolmente chiamare nero. Sono andato a rivedermi il valore che avevo trovato per il citato TW9000: 0.004 Lumens contro 0.033, ossia quasi dieci volte di meno (ovviamente anche lì impiegai l’Iris, che era decisamente più stabile)! Mi potreste replicare che l’emissione massima del 9000 si fermava a circa 500 Lumens mentre qui arriviamo a più di 1.000 calibrati, e non potrei che dirvi che questa è la nuova tendenza. Sto invecchiando, e quindi tendo ad essere ripetitivo, per cui sono affezionato alle cose che conosco: per me il livello del nero continua ad essere prioritario per una visione ottimale, ma evidentemente i costruttori, che ne sanno più di me, la pensano diversamente.

Questo per dire che a mio avviso non si può qui parlare della macchina assoluta, perché il 9400 non lo è per questo motivo e per un funzionamento dell’Iris che ho trovato decisamente peggiorato rispetto a prima (troppo erratico e dipendente da mille situazioni al contorno). Ma per il resto, la soddisfazione nella visione rimane. Vi aggiungo qui qualche screenshot, come al solito, per darvi un’idea dell’esperienza di visione.

Ho volutamente lasciato il contorno dell’immagine nel mio soggiorno per darvi modo di valutare come la luce spuria si irradi intono allo schermo, e come questo possa influenzare la visione.

Come note di impiego pratico, alcuni suggerimenti.

Non ho mai tolto la funzione di upscaling 4K, che ritengo faccia il suo in maniera assolutamente adeguata.

Non ho impiegato le opzioni di sharpness, che sono parecchie, perché non ne ho sentito la necessità per avere un’immagine più dettagliata, che mi interessa quando guardo una fotografia (ed anche lì con molti distinguo), ma non se guardo un film. Non passo il tempo a contare i peli della faccia di Tom Cruise in Oblivion (magari preferisco guardare una qualunque bella attrice al posto suo…) e quindi tutta questa esigenza dell’iperdettaglio nelle scene in movimento non è in cima alla lista dei miei desideri.

Sappiate comunque che se vi voleste divertire, i parametri da usare sono tanti.

Come sono i colori di questo Epson? Direi soddisfacenti, perché ben posizionati e sufficientemente neutri da non sentire l’esigenza di qualcosa di radicalmente diverso. Non sono personali (ricordo sempre il “rosso SIM2” per un paragone storico) o particolarmente caratterizzati, ma li trovo del tutto validi.

Le impressioni di uso in SDR le avrete capite. A prescindere da ciò che ho detto sull’Iris, questo TW9400 è forse più efficiente in questa modalità rispetto a quanto faccia in HDR, anche perché l’ho portato ad una emissione luminosa di tutto rispetto. Quindi, se non vogliamo andare in film scuri e nei loro particolari, arrivo a dirvi che c’è ben poco di meglio da desiderare. Certo, se poco poco vi imbattete (e sappiamo bene non essere infrequente) in contenuti con livelli che orbitano tra lo 0 ed il 10%… beh, qui la vita si fa difficile. E dato che la vita è un fatto di scelte, questa rimane a noi: se ci accontentiamo, avremo risparmiato dei bei soldini. Se no, ci sono altre opzioni di scelta.

In HDR non posso che sottolineare che quasi 2.000 Lumen calibrati sono tanti: è chiaro che se avessimo anche il nero vero potremmo gridare al miracolo, ma ciò non avviene. Però, sempre con i distinguo di prima, significa arrivare a poter guardare un film con le luci parzialmente accese senza soffrirne più di tanto. Certo, uno potrebbe giustamente replicare: “Ma perché dovrei usare un proiettore come un televisore?” ed io dovrei stare in silenzio (anche perché la penso così). Però non siamo tutti uguali, e quindi penso che il compito di chi recensisce un proiettore sia quello di farne comprendere le modalità di utilizzo pratico, i pregi, i difetti ed i limiti invalicabili.

Per gli interessati alla materia, che, come al solito, si divide in modo manicheo: funziona il meccanismo di frame interpolation? A parte la difficoltà di vedere acceso e non in grigio il relativo controllo (mi sarei aspettato di vederlo sempre disponibile ed invece non è stato così), devo dire che non ne ho avvertito il funzionamento in modalità aggressiva, purché mantenuto basso (ossia senza spararlo “a palla”). Mentre detesto il 24p perché lo trovo innaturale (avete mai visto nella realtà le ruote di una macchina girare al contrario? Con il 24p questo avviene e non venitemi a dire che si tratta di una “visione cinematografica” perché vuol dire alterare la realtà!), non sono particolarmente sensibile al famoso “effetto telenovela”, forse perché non guardo le telenovelas… 🙂 Detto questo, non mi pare che nella visione normale ci siano effetti devastanti, e quindi possiamo definire questo controllo come un plus che può essere inserito senza particolari drammi. Se non vi piace, ovviamente, sapete cosa fare!

Non mi chiedete cose relative ai videogiochi perché non li uso (sono troppo vecchio per questo) o sul 3D (che aborro), ma se volete un parere sulla classica domanda “Lo compreresti?”, la mia risposta non può che essere sì. Buona visione!

Un doveroso ringraziamento a Fulvio Cecconi del punto vendita romano Garman (via Boezio, 6 A/C – tel 06 683.22.51) per averci messo a disposizione il TW9400 di questa prova e averci consentito di effettuare confronti con altri esemplari in sede.

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Andrea Manuti

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