Prova d'ascolto e conclusioni
La principale novità del nuovo proiettore sonoro YSP-5600 di Yamaha è il supporto alle tracce audio 3D Dolby Atmos e la prima prova d’ascolto l’abbiamo quindi effettuata con il Blu-ray dimostrativo Dolby Atmos 2015. Verificato di aver correttamente selezionato il preset audio “Surround 3D”, le tracce Dolby Atmos vengono riconosciute e riprodotte senza alcun intoppo, catapultandoci al centro della scena e con gli effetti che provengono effettivamente da ogni direzione, soffitto compreso. La percezione della localizzazione surround è davvero sorprendente e il proiettore sonoro non lesina dettaglio ed erogazione in potenza.
Per quanto riguarda invece la risposta in frequenza e la dinamica, l’YSP-5600 richiede assolutamente l’abbinamento di un subwoofer, anche di un certo pregio, come il REL T7 che abbiamo utilizzato durante le nostre prove. Subwoofer che viene perfettamente equalizzato in fase di calibrazione, offrendo un sostegno fondamentale non solo nella scene d’azione più esplosive, ma anche sui dialoghi (specie per le voci più “carvenose”) e i fraseggi musicali delle colonne sonore. Senza subwoofer, l’YSP-5600 funziona bene e risulta equilibrato, ma con il collegamento di un subwoofer e relativa nuova calibrazione (fondamentale) la marcia in più in termini di impatto, dinamica, risposta in frequenza e timbrica è sostanziale.
La separazione dei canali e la spazialità ci sono, ma in un confronto al volo con un classico impianto Home Theater con diffusori separati, l’ascolto premierà ovviamente quest’ultimo, molto più preciso e rigoroso nella localizzazione ambientale. Ma tutti coloro che hanno problemi di spazio o non vogliano avere a che fare con 10 diffusori, cavi e relativo amplificatore, troveranno sicuramente nell’YSP-5600 una più che valida alternativa di qualità in grado di regalare ore di piacevoli esperienze e puro coinvolgimento cinematografico.
Non ce ne voglia Yamaha, ma nell’ascolto stereofonico musicale, la resa è quella di un potente mega speaker wireless: ottimi il dettaglio, la risposta in frequenza e l’erogazione, ma la timbrica, la spazialità e soprattutto la scena di un vero impianto Hi-Fi sono tutt’altra cosa. Se nell’ascolto surround anche ad elevate pressioni sonore, il dubbio di avere a che fare con un “semplice” proiettore sonoro potrebbe sorgere, nell’ascolto prettamente musicale i limiti “fisici” della configurazione emergono.
Nessun problema invece con l’applicazione MusicCast, in grado di digerire agevolmente qualsiasi tipo di file o servizio in streaming compatibile. Abbiamo effettuato prove con una varietà molto estesa di file, codifiche e campionamenti, sia da NAS, che da PC, da smartphone (Android con Lollipop), tablet (iPad con iOS 9) e l’YSP-5600 ha riprodotto sempre tutto senza la minima esitazione. Il passaggio da una sorgente all’altra è sempre molto facile ed intuitivo e gli unici file che il proiettore sonoro non riproduce sono i PCM a 384 kHz / 32 bit (DXD) e i DSD. Nessun problema anche nella condivisione delle riproduzione con una cuffia Bluetooth o verso un altro dispositivo MusicCast (Yamaha ci ha messo a disposizione anche il sinto-amplificatore di rete stereo R-N602, che sarà oggetto di un’ulteriore recensione).
Nella condivisione di una sorgente, dobbiamo solo segnalare un leggero lag (meno di 1 secondo) tra il dispositivo master (in questo caso l’YSP-5600) e il dispositivo multiroom “ospite”. Altra piccola pecca, l’impossibilità di avanzare all’interno di una traccia gestita dall’applicazione MusicCast. Ci auguriamo che un futuro aggiornamento possa introdurre questa funzionalità.
In conclusione, possiamo affermare che il proiettore sonoro YSP-5600 è un prodotto assolutamente convincente, raffinato e versatile. Rappresenta indubbiamente una valida alternativa Home Theater di ultima generazione e di qualità per tutti coloro poco inclini a complicate installazioni (specie con l’avvento del Dolby Atmos e DTS:X), ma è fondamentale il giusto ambiente d’installazione, sia per forma che arredamento. Per funzionare al meglio, un proiettore sonoro non è installabile in qualsiasi ambiente e, a maggior ragione, un modello sofisticato come l’YSP-5600. Con un subwoofer incluso nella confezione, il rapporto prezzo / prestazioni sarebbe stato ottimo, ma considerando che ai 1.700 Euro di listino dell’YSP-5600 è quasi d’obbligo associare anche l’acquisto di un buon subwoofer, ecco che l’abbinata rischia di avvicinarsi “pericolosamente” ai 2.500 Euro. E’ migliorabile, infine, l’affidabilità della calibrazione automatica e peccato per l’assenza di supporto pass-through HDR.