Ultra HD Blu-ray, il nuovo supporto ottico che evolverà l’attuale Blu-ray, si focalizzerà su tre punti fondamentali, per conquistare le preferenze degli utenti. A rivelarlo è Ron Martin, VP of Panasonic Hollywood Laboratory. I consistenti ritardi accumulati nello sviluppo di Ultra HD Blu-ray hanno sicuramente giocato a favore dello streaming, che ha potuto arrivare per primo sul mercato, con contenuti a risoluzione 4K.
Martin è però fiducioso che la qualità video degli Ultra HD Blu-ray potrà annullare il fattore temporale, spostando gli attuali equilibri. L’offerta in streaming viene infatti definita come decisamente inferiore, sotto questo punto di vista. Una delle tecnologie più importanti sarà HDR, che permetterà di offrire film caratterizzati da 6-8 stop di gamma dinamica aggiuntiva, rispetto agli attuali standard.
Il mercato ha però più vuole dimostrato che la qualità, da sola, non è sufficiente per conquistare i favori del grande pubblico. La Blu-ray Disc Association sembra averlo capito, e proprio per questo ha deciso di offrire maggiore flessibilità, introducendo il concetto di Digital Brigde. Attualmente non sono disponibili tutti i dettagli sul funzionamento, ma sicuramente si tratterà di un modo per creare una copia digitale autorizzata dai detentori dei diritti (infatti sarà una funzione opzionale).
Martin sembra alludere ad un sistema che prevede il collegamento di hard disk e/o smartphone e tablet, direttamente al lettore, che provvederà a creare la copia. Sembra previsto un sistema di protezione che richiederà autorizzazioni tramite il collegamento alla rete internet, un meccanismo necessario ad arginare la pirateria. L’uscita dei primi lettori è prevista entro la fine dell’anno, con la presentazione a IFA 2015.
Fonte: What Hi-Fi