Carbon3D ha realizzato un’innovativa tecnica per la stampa in 3D. A differenza delle soluzioni preesistenti, funzionanti tramite l’accumulo di strati “2D”, uno sopra l’altro, Carbon3D ha utilizzato una resina in forma liquida. La tecnica è sicuramente di impatto, dal punto di vista dello spettatore: gli oggetti prendono forma mentre emergono dal liquido. Il risultato finale ricorda da vicino l’effetto utilizzato per il T1000, nel film Terminator 2.
La tecnologia utilizzata prende il nome di Continuous Liquid Interface Production (CLIP). CLIP agisce tramite l’azione di raggi di luce, che vengono indirizzati verso la resina liquida, con un pattern programmato in modo specifico, in modo da ottenere il risultato desiderato. La luce indurisce i polimeri, mentre l’ossigeno mantiene il materiale in uno stato malleabile e “fluido”. Uno dei vantaggi di questo sistema è la capacità di creare uno spazio negativo, un traguardo di non facile raggiungimento, per le tradizionali stampanti 3D. E’ quindi possibile realizzare piccoli tubicini e particolari altrettanto minuti, ponendo le basi per interessanti scenari, in campo bio-medico.
A seguire il video dimostrativo:
Fonte: Slashgear