Dopo mesi e mesi di indiscrezioni e trattative in gran segreto, sembra che il matrimonio tra Wind e Tre sia ormai vicino. A riportarne i dettagli è l’autorevole quotidiano Financial Times, con i cinesi di Hutchison Whampoa (Tre Italia) e i russi di VimpelCom (Wind Group Italia) che sarebbero finalmente vicini alla chiusura della trattativa. Il controllo della nuova società dovrebbe passare ad Hutchinson con il 51% delle quote. Nel frattempo, ricordiamo che il gruppo Wind ha venduto agli spagonli di Albertis circa 6.000 ripetitori di trasmissione, con opzione per l’acquisizione di altre 1.200 torri: un’operazione valutata circa 1,2 miliardi di Euro.
Insomma, sembra proprio che i russi di VimpelCom abbiano intenzione di lasciare il mercato italiano, consentendo al gruppo Hutchison di rafforzare ulteriormente la propria presenza in Europa. Dalla fusione dei due colossi delle telecomunicazioni, Wind guadagnerebbe in copertura mobile 4G LTE, mentre Tre non dovrebbe più effettuare il roaming 2G (GSM, GPRS, Edge) su rete TIM e potrebbe accaparrarsi i clienti di telefonia fissa di Wind (secondo operatore in Italia, dopo Telecom). Ne verrebbe fuori un gruppo con circa un terzo dei clienti mobili italiani (quasi a parimerito con TIM e Vodafone, che si spartiscono gli altri 2/3) e quasi 3 milioni di abbonati telefonia fissa e Internet broadband (ADSL e Fibra). Al momento le due società non commentano le indiscrezioni.
Fonte: Financial Times