Caratteristiche tecniche ed estetica
Pannello | TI DLP DMD 0.66”, tilt 17° |
Risoluzione | 2716 x 1528 pixel (senza attuatore) |
Lampada / Durata | Laser + fosfori / 20.000 h |
Luminosità | 3000 Lumens |
Contrasto | 2.000.000:1 |
Obiettivo | 1.39:1 – 2.22:1 |
Ingressi | 1x HDMI 2.0, 1x HDMI 1.4a + MHL, VGA, Audio In / Out (mini-jack), SP-DIF, USB, Trigger 12V |
3D / HDR | Sì / HDR10 |
Rumorosità | 29dB |
Dimensioni | 498 x 331 x 141mm |
Peso | 9,5 kg |
Manuale | Optoma UHZ65 Italiano |
Prezzo | 4.990 Euro |
Per maggiori informazioni: www.optoma.it – www.optoma.it/product-details/uhz65
L’Optoma UHZ65 è un videoproiettore DLP Laser (la sorgente che sostituisce la tradizionale lampada e che garantisce praticamente… vita eterna, dato che dopo 20.000 ore vi sarete ampiamente stufati e cambierete prima lui della ex-lampada!), compatibile HDR in standard HDR10 (niente Dolby Vision, come qualsiasi altro proiettore oggi sul mercato), 80% della copertura dello spazio colore DCI-P3, elaborazione Puremotion per chi (come me) non sopporta i microscatti del 24p, 3.000 lumen ed un contrasto di 2.000.000:1 (dati dichiarati, eh!), lens-shift manuale di 15°, throw-ratio 1.39-2.22:1 e zoom 1.6x a comando manuale (questo significa “state attenti all’installazione perché potrebbero esserci dei problemi”), un ingresso HDMI 1.4 ed uno 2.0 (dove visionerete i contenuti HDR, attenzione a non sbagliare!) ed un ingresso VGA (mah…).
Sono poi presenti ingressi audio mini-jack 3.5mm e 1 x USB-A (service), uscite 1 x audio mini-jack 3.5mm, 1 x digitale S/PDIF, 1 x USB-A potenza 1.5A, 1 x 12V trigger, controllo 1 x RS232, 1 x RJ45 , 29 dB di rumorosità, 2 altoparlanti da 4W ognuno (devo dire che li ho usati e si sentono decentemente in situazioni di emergenza), telecomando (più o meno sempre lo stesso da anni: in Optoma potevano facilmente fare meglio perché questo, ancorché retroilluminato, sembra quello di uno switch, più che di un proiettore) e 9.5 kg di peso, dimensioni 498 x 331 x 141 mm, per un consumo massimo di 305 W.
Detto che sull’estetica, francamente, non ho intenzione di esprimere alcun parere perché si tratta di fatto eminentemente soggettivo, vi posso dire che la costruzione di questo proiettore certo non mi ricorda le unità professionali o high-end: si tratta di plastica in larga parte, con un lens-shift che, come vi ho anticipato, non serve a molto. Nel mio soggiorno, come potete vedere dalle foto sotto, pur avendo un ascensore a tre ripiani, non è stato possibile fare altro che sistemarlo su una colonna porta-CD.
Capisco che la modifica che mi ha mostrato Simone Berti possa essere considerata una mano santa per molti, dato che sblocca una vite che tiene ferma la discesa dell’ottica, permettendo una maggiore escursione della stessa. Per molti, forse l’unico modo per poter installare questo DLP.
Fate dunque molta attenzione alle quote di posizionamento: per fare un esempio, uno schermo che sul manuale viene definito di 2.66 metri (non una misura molto comune, per la verità…) richiede un posizionamento tra 3.69 e 5.9 metri dallo stesso, con un offset da 0 a 22 cm, come si vede dalla figura. Attenzione, dunque!