Introduzione
In occasione dell’Audio Video Show di Bologna e dell’evento Garman che si è svolto a Roma lo scorso fine settimana, Tech4U ha collaborato con JVCKenwood Italia alla presentazione della nuova gamma di videoproiettori 4K Ultra HD HDR con tecnologia D-ILA, X5900, X7900 e X9900. In entrambe le manifestazioni, l’attenzione è stata posta in particolare sul nuovo DLA-X7900, che abbiamo quindi avuto modo di calibrare e dimostrare con una serie di filmati sia in SDR che in HDR.
Rispetto alla gamma X5500, X7500 e X9500 dello scorso anno, le novità introdotte vertono principalmente sull’elettronica, con la nuova gamma dotata quest’anno di elaborazione di “vobulazione” e-Shift 4K di quinta generazione (la nuova gamma continua ad integrare una tripletta di pannelli LCD riflessivi D-ILA a risoluzione nativa Full HD 1920 x 1080 pixel), accreditata di migliorie degli algoritmi di uspcaling Ultra HD, maschera di contrasto e dettaglio (tramite la tecnologia MPC – Multiple Pixel Control) e frame-interpolation (Clear Motion Drive e Motion Enhance). Novità anche sul fronte diaframma o iris dinamico, da quest’anno attivabile anche durante la riproduzione dei contenuti in 4K HDR.
Per quanto riguarda, infine, i modelli X7900 e X9900 – dotati anche di filtro colore DCI-P3 – JVC ha introdotto la possibilità di abilitare o disabilitare da menu il filtro anche durante la riproduzione dei contenuti in HDR. Un’opzione molto interessante perché consente all’utente di intraprendere due diverse “strade” di visualizzazione HDR: una prima che privilegia la copertura gamut DCI-P3, penalizzando però il picco di luminosità e una seconda che penalizza la copertura DCI-P3, a favore di un maggiore spunto di luminosità. Sia a Bologna che a Roma, abbiamo optato per una calibrazione HDR dell’X7900 priva di filtro DCI-P3, ma la scelta dovrà sempre tenere conto della qualità e dimensione del vostro schermo e, soprattutto, dell’ambiente di proiezione (in sostanza, non è a priori preferibile una combinazione, piuttosto che l’altra).
JVC, già da qualche anno, mette a disposizione degli utenti un proprio software di auto-calibrazione, quest’anno ulteriormente migliorato e reso compatibile sia con il colorimetro Spyder 5, che con lo spettrofotometro X-Rite i1 Pro2 (da non confondere con il rinomato colorimetro i1 Display Pro). Software utilissimo perché al di là della funzione automatica, consente misurazioni e calibrazioni su molti più punti rispetto al menu di base del proiettore stesso. Operazione quindi di grande aiuto e che sgrossa un buon 80% del lavoro di taratura, linearizzando oltretutto sia il bilanciamento del bianco che il gamma, sia in SDR che in HDR. E’ comunque poi vivamente consigliato intervenire in manuale per limare al meglio la taratura (soprattutto del bilanciamento del bianco e dei colori). Tra l’altro, usando il software di calibrazione Calman, tramite un cavo seriale RS-232, è possibile interfacciarvi con il proiettore e richiamare automaticamente i suoi pattern interni sia SDR che HDR (in pratica, non vi servirà un generatore di pattern esterno o segnali test).