LG è al momento l’unico produttore di TV a puntare con forza anche sulla tecnologia OLED. La compagnia coreana, forte di una gamma che si arricchirà presto anche dei primi modelli Ultra HD, ha trovato la “ricetta” giusta per aumentare la resa produttiva, diminuendo considerevolmente gli scarti. La soluzione utilizzata è ormai nota da tempo: LG realizza i pannelli con OLED bianchi, affidando la riproduzione dei colori a un filtro WRGB. Perché si è scelto di scartare la tecnologia RGB? La risposta viene fornita direttamente da LG: anche questa via è stata oggetto di ricerca e sviluppo, ma gli scarti erano elevatissimi, con un’efficienza che si aggirava intorno al 10%.
La tecnologia a OLED bianchi, con filtro colore, ha permesso di ottenere subito risultati migliori, con il 20-30% di unità perfettamente riuscite. Numeri molto migliori, quindi, ma pur sempre ampiamente insufficienti, se si considerano i costi sostenuti. Col passare del tempo sono stati ottenuti molti miglioramenti, nella fase di produzione, giungendo al risultato attuale, che corrisponde a un’efficienza dell’80%. E’ questo risultato ad aver reso possibile la messa in commercio del modello 55EC930V a meno di 3.000 Euro.
LG ha grandi progetti per il prossimo futuro: la resa produttiva aumenterà ancora, raggiungendo il 95% tra tre anni circa, a meno che non si verifichino problematiche inattese. A quel punto si verificherà un capovolgimento di fronte tra LCD e OLED, con i primi che diventeranno più costosi da produrre, rispetto ai secondi. LG si aspetta, quindi, che le vendite, in un arco temporale di 3 anni, saranno equamente spartite tra le due tecnologie. Uno dei punti chiave, per il raggiungimento di questo risultato, è la vendita di pannelli a produttori terzi, come ad esempio i marchi cinesi. Molti dei prototipi di cui vi abbiamo parlato, nel reportage su IFA, sono infatti forniti proprio dal produttore coreano.
Fonte: FlatPanelsHD