Installazione e funzionalità
YSP-5600 viene definito un proiettore sonoro e non una “semplice” soundbar perché sfrutta le riflessioni sui muri per indirizzare i vari canali delle tracce surround verso il punto d’ascolto, garantendo un’esperienza d’ascolto in grado di simulare gli effetti di un vero e proprio impianto Home Theater con diffusori dedicati.
Questa premessa è fondamentale per chiarire l’YSP-5600 richiede un ambiente possibilmente rettangolare, regolare e privo di ostacoli per esprimere al meglio il suo potenziale. Sono quindi da evitare troppi mobili o librerie a ridosso delle pareti, colonne in mezzo alla stanza, lampadari immediatamente sopra il proiettore sonoro (per gli effetti soffitto) e. soprattutto, tende laterali o trattamenti acustici come rivestimenti fono-assorbenti o tube traps. In pratica, per funzionare, l’ambiente deve poter riflettere il suono in maniera diretta e uniforme su tutti i lati.
La prima configurazione dell’YSP-5600 richiede il collegamento a un televisore o videoproiettore (tramite l’uscita HDMI), il microfono di calibrazione e il telecomando. Il microfono andrà posizionato all’altezza del punto d’ascolto (possibilmente con un treppiede) e, una volta collegato, apparirà via OSD il menù di calibrazione che vi consentirà di avviare la procedura automatizzata. Uscite dalla stanza e attendete circa 3 minuti la conclusione della calibrazione.
Rispetto ai menù “On Screen Display” dei sinto-amplificatori e pre-processori audio-video Yamaha, quello adottato per l’YSP-5600 è davvero molto spartano, ma consente comunque di configurare facilmente le varie funzionalità e di modificare manualmente le impostazioni. Tramite il telecomando è anche possibile salvare e richiamare fino ad un massimo di 3 calibrazioni ambientali (tasti M1, M2 e M3). Durante le nostre prove, abbiamo effettuato diverse calibrazioni, a volte con risultati molto diversi in termini di livelli canali, angolazione dei cosiddetti “raggi” e distanze. Ad influenzare notevolmente i risultati di calibrazione contribuisce anche la presenza o meno di un subwoofer (ne consigliamo vivamente l’abbinamento), che abbiamo collegato sia direttamente via cavo che con il kit wireless, senza notare differenze di prestazioni.
Per verificare la correttezza della calibrazione dei vari canali, abbiamo utilizzato un fonometro con misurazione SPL e apportato leggere variazioni per i canali surround posteriori e soprattutto per il subwoofer (la calibrazione automatica tende ad essere molto generosa e abbiamo dovuto abbassarne l’uscita di 5 dB). Per quanto riguarda invece la direzionalità dei vari canali, siamo andati ad orecchio, utilizzando sia il test “canali” integrato nel menù, che appositi file di test 7.1 canali e anche Dolby Atmos. Piccoli affinamenti che contribuiscono a migliorarne la resa e soprattutto l’esperienza surround complessiva (mai fidarsi troppo ciecamente delle calibrazioni automatiche, anche sui sinto-amplificatori audio-video).
Molto bella è, invece, l’applicazione per smartphone e tablet “Home Theater Controller” che, una volta sincronizzata con l’YSP-5600 (la procedura richiede pochi istanti) consente di controllare tutte le funzionalità del proiettore sonoro e di accedere alle impostazioni di calibrazione con una grafica decisamente piacevole ed intuitiva.
Collegate la varie sorgenti via HDMI, YSP-5600 riconosce automaticamente le codifiche audio, con pieno supporto sia delle tracce multicanale lossy (Dolby Digital, Dolby Digital Plus, DTS, DTS HD HR), che lossless (Dolby True HD, DTS HD Master Audio) e anche Dolby Atmos (il supporto al DTS:X arriverà prossimamente via aggiornamento firmware).
Sono previsti vari preset di configurazione audio: Surround 3D per la riproduzione Dolby Atmos (5.1 canali “classici” + 2 canali soffitto) e l’elaborazione 7.1.2 canali , Surround per la riproduzione fino a 5.1 canali, Stereo e Target per indirizzare il suono in una precisa zona della stanza. A tutti questi preset è possibile applicare, inoltre, i vari effetti Cinema DSP (sono in totale 10) e la funzionalità “Dialogue Lift” (regolabile su 3 livelli) per alzare la posizione dei dialoghi e allinearli con lo schermo.
Per quanto riguarda, invece, la riproduzione musicale, l’YSP-5600 supporta file PCM (in vari formati, compresi FLAC e ALAC) fino a campionamenti 192 kHz / 24 bit, nonché i file compressi come gli MP3 o gli AAC cui è possibile applicare l’elaborazione di miglioramento “Compressed Music Enhancer”.
Il nuovo proiettore sonoro YSP-5600 è, infine, compatibile con la piattaforma multi-room wireless MusicCast, che consente di accedere alla riproduzione musicale da smartphone, tablet, PC, NAS e servizi musicali in streaming condividendola sui vari sistemi musicali sincronizzati, oppure configurando vari ambienti con controllo del volume indipendente per ogni dispositivo. L’applicazione MusicCast è installabile gratuitamente su smartphone e tablet Android o iOS e richiede meno di 1 minuto per la sincronizzazione. Per funzionare è richiesta naturalmente la connessione Wi-Fi e, una volta attivata, permette di riprodurre musica da server UPnP / DLNA (via PC, NAS o altri dispositivi compatibili), via AirPlay, via Bluetooth, radio web o servizi musicali come Spotify, Napster o Juke (manca invece il supporto nativo per Deezer o Tidal), nonché la condivisione della riproduzione audio verso altri speaker o sistemi Yamaha MusicCast (in totale sono al momento 23 i dispositivi compatibili) anche da sorgenti analogiche, giradischi e perfino l’audio multicanale Dolby Atmos in ingresso HDMI (con downmix stereo in streaming multiroom).