Kateeva è un nome che risulterà sconosciuto ai più. La situazione, però, potrebbe mutare drasticamente nel prossimo futuro. Questa compagnia californiana ha infatti sviluppato varie tecnologie per la stampa ink-jet dei pannelli OLED. La tecnologia utilizzata è la YIELDJet, ritenuta molto interessante anche da Samsung, che ha recentemente investito ben 38 milioni di dollari in Kateeva. L’ultima evoluzione di YIELDJet è una tecnologia che permette di sfruttare un nuovo sistema per l’incapsulamento dei pannelli, noto come Thin Film Encapsulation (TFE). La novità consiste nell’utilizzo di substrati flessibili: il risultato è stato denominato YIELDJet Flex.
Come suggerisce il nome stesso, si tratta di un procedimento in grado di realizzare pannelli non solo curvi, ma anche flessibili. I vantaggi, rispetto alle attuali tecnologie (evaporazione in vuoto), sono molteplici. Kateeva sostiene di aver ottenuto un’efficienza molto superiore: la produzione è non solo più veloce, ma anche molto più affidabile, con un numero molto più ridotto di scarti. Un altro punto a favore è l’elevata scalabilità: YIELDJet Flex permette di realizzare pannelli per smartphone, smartwatch, cruscotti per veicoli, eccetera, fino a lastre G8 (2,5 x 2,2 metri), adatte anche alla produzione di TV.
Naturalmente occorrerà verificare tempi e resa effettiva di questa tecnologia, ma se tutto andrà come promesso da Kateeva, le ricadute, per il mercato, potrebbero essere molto positive. Tra i primi beneficiari vi sarebbe, ovviamente, proprio Samsung, forte degli investimenti sostenuti.
Per maggiori informazioni: comunicato stampa (in inglese)
Fonte: Kateeva