Dalla Queen’s University di Belfast potrebbero presto arrivare nuovi quantum dot verdi che promettono una resa dei colori molto più ricca. La ricerca è stata condotta in collaborazione con scienziati svizzeri, statunitensi e taiwanesi. I quantum dot sono cristalli che si misurano nell’ordine dei nanometri. Parliamo quindi di elementi microscopici capaci di assorbire luce e di emetterla in modo da creare i colori rosso, verde e blu in modo molto più puro. Attualmente anche con i sistemi più evoluti non è possibile coprire interamente lo spazio colore Rec.2020.
La ricerca della Queen’s University ha dimostrato che esiste un modo per ottenere quantum dot verdi molto più brillanti. Occorre creare strutture lamellari composte da strati molto fini al cui interno si alternano vari materiali. Questa struttura si è rivelata capace di emettere una quantità di luce molto superiore. I ricercatori non forniscono numeri specifici in termini di copertura degli spazi colore, ma sostengono che i nuovi quantum dot verdi permettono di raggiungere una luminosità molto più alta rispetto ai tutti gli altri materiali usati fino ad oggi. Si dovrebbe quindi ottenere una miglior copertura del Rec.2020, ad oggi deficitaria soprattutto sul verde.
Il sistema che ha permesso di raggiungere questo risultato è stato chiamato aggregation-induced emission. I prossimi passi consisteranno nel migliorare la stabilità dei componenti e nell’assicurare che la struttura possa sopportare alte temperature, umidità e cariche elettriche applicate per lunghi periodi. Gli scienziati ritengono che queste migliorie si possano integrare nei prodotti tra 3-4 anni.
Fonte: FlatPanelsHD