Impressioni d'uso e conclusioni
Il nuovo Q90R rappresenta senza alcun dubbio la prova di maturità della tecnologia QLED. Specie nelle visione di canali TV e contenuti in HD e 4K con dinamica standard (quindi REC709) la qualità di visione risulta estremamente appagante e sempre molto corretta in termini di modulazione, dettaglio alle bassi luci, livello del nero e sfumature colore. Finalmente ottimo l’angolo di visione e, in queste condizioni, risulta davvero difficile distinguere il TV da un modello con display OLED (non pensavo l’avrei mai scritto!). Senza contare che i margini di regolazione delle retroilluminazione sono enormi e chi volesse illuminare una stanza a giorno potrà farlo davvero senza alcun problema (in modalità “Film” con la retroilluminazione al massimo, si sfiorano le 1000 cd/mq!). Ma andiamo con ordine, la prima configurazione del TV è molto semplice e basta seguire le indicazioni a video per ritrovarsi il Q90R sintonizzato, connesso a Internet e pronto all’uso con le sue innumerevoli App nel giro di pochi minuti.
Davvero ottima l’elettronica, con il nuovo processore Quantum Processor 4K e i suoi algoritmi di AI (intelligenza artificiale) capaci di restituire un’immagine compatta, pulita e di grande dettaglio, sia con materiale di partenza standard definition che in HD. Migliorata significativamente anche la risoluzione in movimento, grazie a un’intervento dell’Auto Motion Plus molto più efficace e sostanzialmente privo di artefatti. Ovviamente senza esagerare con le impostazioni, altrimenti vi ritroverete l’effetto “telenovela” e qualche artefatto di troppo. Il media-player integrato ha riprodotto senza problemi (sia da USB che via rete DLNA / UPnP) qualsiasi file Full HD, 4K Ultra HD e HDR10 / HLG, seppur con audio limitato ai codec PCM stereo e Dolby Digital / Dolby Digital Plus. Non è infatti previsto il supporto ai codec Dolby Atmos o DTS (né lossy, né tanto meno lossless).
Anche in HDR si apprezza immediatamente il bel passo avanti fatto quest’anno. Non siamo ancora alla perfezione, ma ci si avvicina molto. Gli algoritmi di local-dimming lavorano ora in maniera molto più controllata ed è praticamente impossibile notare le “flashate” improvvise che caratterizzavano i QLED di precedente generazione. Anche gli effetti di luce spuria e aloni sono notevolmente diminuiti, anche se permangono ancora in determinate circostanze (quadro scuro con 1 o 2 punti luce, ad esempio). D’altronde le zone di controllo LED sono poco meno di 500, quindi un minimo di “gioco” è da mettere inevitabilmente in conto. Ciò che mi ha colpito maggiormente sono la maggiore intelligibilità alle basse luci e il livello di contenimento del nero raggiungibile.
Poi quando entra in gioco la dinamica, beh, non ce n’è davvero per nessuno: i picchi vengono riprodotti con grande scioltezza e la tenuta e luminosità dei colori sono stupefacenti. Se siete dei feticisti del buio assoluto durante la visione dei film, gli OLED offrono ancora una marcia in più in HDR (anche perché al buio totale le 7-800 cd/mq di picco HDR sono più che sufficienti), ma in tutte le altre circostanze questo QLED ingrana la marcia superiore e saluta.
Senza contare che il QLED Q90R fa la differenza durante le sessioni di gaming, forte di un input lag di appena 15 ms in 4K con HDR, che scende a 6 ms in 1080p con Variable Refresh Rate. Volendo è, inoltre, possibile giocare in 4K fino a 120 fotogrammi al secondo (solo tramite l’HDMI 4), l’interpolazione di movimento è attivabile anche per il gaming (Game Motion Plus) e il TV supporta anche la modalità FreeSync di AMD.
Un plauso, infine, al sistema di altoparlanti integrato dotato di un ottimo impatto e di buona estensione in frequenza. La Smart TV è, come al solito, semplicemente la migliore su piazza: veloce, ricca di applicazioni (ci sono davvero tutte quelle richieste sul mercato italiano) e altamente personalizzabile.
La nuova generazione di QLED mi è apparsa davvero matura, equilibrata e ricca. Il Q90R è un televisore esteticamente appagante e di elevata qualità costruttiva. Il tallone d’Achille rimane, a mio avviso, il prezzo di listino un po’ elevato (al netto di tutte le offerte che iniziano già a fioccare), mentre sul fronte della qualità della immagini, posso definirlo praticamente perfetto in SDR e un vero portento in HDR. Se proprio gli devo trovare un difetto, diciamo che l’assenza di supporto Dolby Vision potrebbe pesare sulla scelta finale d’acquisto, ma è talmente efficace con le immagini in HDR10 e HDR10+ calibrate che difficilmente ci farebbe rimpiangere un Dolby Vision sempre molto difficile da calibrare correttamente a causa dei numerosi profili messi in campo da Dolby.