Media Player QNAP Silent NAS HS-251 – La prova

Introduzione

Media Player QNAP Silent NAS HS-251 – La prova
L'evoluzione della tecnologia digitale ha imposto numerosi cambiamenti nel corso degli ultimi anni. Tutti i principali media, dalle foto ai video, passando per la musica, hanno subito un progressivo processo di "smaterializzazione" che ha spostato la fruizione da supporti fisici a file "liquidi". L'archiviazione dei dati ha acquisito, di conseguenza, un'importanza sempre crescente: oltre all'aumento del quantitativo di spazio utile, elevatosi di pari passo con la diffusione dell'alta definizione, in ogni sua forma (video in HD, musica in alta risoluzione e foto a sempre più alto tasso di megapixel), è divenuto fondamentale anche il poter accedere alla propria libreria da una…

In breve

Prestazioni - 85%
Versatilità - 93%
Longevità - 80%
Qualità / Prezzo - 80%
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Conclusione : Un centro multimediale HD racchiuso nel corpo di un NAS compatto e silenzioso, con una versatilità fuori dal comune.

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L’evoluzione della tecnologia digitale ha imposto numerosi cambiamenti nel corso degli ultimi anni. Tutti i principali media, dalle foto ai video, passando per la musica, hanno subito un progressivo processo di “smaterializzazione” che ha spostato la fruizione da supporti fisici a file “liquidi”. L’archiviazione dei dati ha acquisito, di conseguenza, un’importanza sempre crescente: oltre all’aumento del quantitativo di spazio utile, elevatosi di pari passo con la diffusione dell’alta definizione, in ogni sua forma (video in HD, musica in alta risoluzione e foto a sempre più alto tasso di megapixel), è divenuto fondamentale anche il poter accedere alla propria libreria da una molteplicità di dispositivi con la maggiore semplicità possibile.

I dispositivi pensati per questo questo tipo di stoccaggio dati e file sono i Network Attached Storage, cioè i NAS, prodotti con varie fogge e dimensioni, in relazione al numero di hard-disk che sono in grado di ospitare e alle prestazioni che possono garantire. Uno dei problemi che può affliggere gli utenti è proprio la riduzione degli ingombri: i NAS sono spesso oggetti poco compatti e dotati di estetica non esattamente raffinata. Se per molte persone può non costituire un problema, diventa invece un limite per chi vuole installare un NAS in salotto, vicino alle altre elettroniche. Il prodotto che vi andremo a illustrare si propone proprio come una soluzione per esigenze di questo tipo, grazie alle dimensioni compatte, all’estetica curata e alla totale assenza di ventole, per assicurare la minima rumorosità possibile.

Il Qnap Silent NAS HS-251 permette anche di adempiere molte più funzioni di un semplice NAS, arrivando ad essere praticamente un piccolo computer “in incognito”.

CPU Intel Celeron Dual-Core a 2,41GHz, con Burst up fino a 2,58GHz
RAM 1GB SO-DIMM DDR3L-1333
Flash 512MB
Slot per l’inserimento di hard disk 2 SATA con accesso rapido
Tipologia di hard disk supportati 2,5″ e 3,5″
Sensore a raggi infrarossi Sì, per l’utilizzo di un telecomando Windows Media Center
Connettori disponibili 2 porte Gigabit LAN, 2 porte USB 2.0, 2 porte USB 3.0, un’uscita HDMI
Tipo di raffreddamento Passivo, senza ventole
Consumo 15,64W durante l’uso, 0,47W in standby
Dimensioni (A x L x P) 41,3 x 302 x 220 mm
Peso Peso netto 1,56kg, peso lordo 2,62kg
Manuale Silent NAS HS-251 italiano
Prezzo 525 Euro
Distributore: Qnap Italia

Per maggiori informazioni: www.qnap.com – Silent NAS HS-251

Rispetto a un classico NAS, il Silent NAS HS-251 si presenta molto diversamente. Cambiano sia le dimensioni che la forma: l’altezza è di poco superiore ai quattro centimetri, un risultato davvero notevole, reso possibile dal sistema di dissipazione del calore totalmente passivo. Le ventole sono quindi assenti: è il lato superiore del NAS, realizzato in alluminio spazzolato, a convogliare verso l’esterno tutto il calore generato all’interno, per semplice conduzione. Le linee ricordano quelle di un’elettronica per il salotto, come potrebbe essere un lettore Blu-ray oppure un decoder. Lo scopo che Qnap si era prefissata è quindi pienamente raggiunto, grazie al ricorso a linee morbide e minimaliste. Le uniche serigrafie sono il logo del produttore, riportato con lettere in rilievo sull’angolo sinistro in basso, lungo il bordo superiore, e quello che riporta la dicitura “Silent NAS Qnap”, posto a destra, sul frontale. L’unico indicatore è integrato con il frontalino in plastica, posto al centro: tramite una luce verde o rossa, lampeggiante o fissa, viene comunicato lo status del dispositivo.

Il frontalino nasconde i due slot per inserire altrettanti hard-disk, sia da 3,5″ che da 2,5″. Accedere ai rispettivi vani è semplicissimo: la porzione anteriore dispone di un aggancio magnetico. Basta tirare verso l’esterno per sganciare il pezzo in plastica, rivelando i due alloggiamenti. L’inserimento di un hard-disk è altrettanto facile: su ogni lato è presente una levetta da premere, mentre si estrae la slitta in metallo su cui andrà fissato l’hard-disk. In dotazione sono fornite le viti per fissare i dischi rigidi, mentre sul bordo superiore della slitta sono indicati i buchi da utilizzare, a seconda che si utilizzi un’unità da 3,5″ o 2,5″.

Qnap ha saggiamente scelto di utilizzare un alimentatore esterno, in modo da non aumentare le dimensioni del prodotto, ma soprattutto per evitare di elevare ulteriormente il calore all’interno. Il tasto per l’accensione è posto sul retro, insieme a tutti i connettori. Abbiamo due porte Gigabit LAN, quattro porte USB, due in versione 2.0 e due in versione 3.0 e, infine, un’uscita HDMI. Quest’ultima è ciò che rende HS-251 un prodotto davvero particolare. Oltre a fungere da spazio di archiviazione su rete locale, infatti, il NAS può anche riprodurre direttamente i contenuti, visualizzandoli su schermo grazie all’uscita HDMI, gestita dall’interfaccia HD Station, una vera e propria applicazione con tanto di aggiornamenti, capace di gestire molteplici funzioni e altri software.

La costruzione è quindi di ottima qualità: il prodotto trasmette una palpabile sensazione di solidità, con un’evidente cura riservata a dettagli e finiture. Vediamo le specifiche tecniche: il cuore del sistema è un processore piuttosto potente, per questa classe di prodotti. La CPU integrata è un Intel Celeron Dual-Core da 2,41GHz, capace di aumentare la propria frequenza fino a 2,58GHz. La RAM installata è del tipo DDR3L-1333, con 1GB installato e la possibilità di optare per il modello HS-251-2G, che integra 2GB (vedremo più avanti quale utilità può avere la RAM aggiuntiva). Il sistema operativo è il QTS 4.1, una soluzione proprietaria (apparentemente sviluppata su base Linux) molto versatile. Le possibilità offerte all’utente sono davvero moltissime: non solo vi sono funzioni integrate nello stesso QTS, ma è anche disponibile un ampio catalogo di applicazioni, che spaziano dalla gestione dei download, ad esempio su Torrent, alla video-sorveglianza, con tutto l’occorrente per gestire videocamere con collegamento in rete. E’ presente persino un’applicazione per il digital signage, che consente di impostare tutto il necessario, per visualizzare informazioni o contenuti pubblicitari, direttamente dal NAS. A completare la dotazione è la presenza di XBMC, la popolare piattaforma software per la gestione dei contenuti multimediali.

La messa in opera del NAS può risultare a prima vista ostica, per i neofiti. In realtà è sufficiente seguire alcuni semplici passaggi, indicati nelle istruzioni, per poter risultare presto operativi. Naturalmente occorre, anzitutto, inserire uno o due hard-disk all’interno, prima di avviare il NAS. Qnap fornisce un QR Code per scaricare un’applicazione mobile, per iOS o Android, tramite la quale è possibile configurare rapidamente tutte le impostazioni. Se il NAS non risultasse visibile sulla propria rete o preferite eseguire le operazioni da computer, è possibile scaricare l’applicazione Qfinder per PC o Mac, che provvederà a rilevare HS-251, eseguendo anche tutti i successivi passaggi.

L’avvio non è istantaneo, ma richiede un po’ di tempo per essere completato. Quando l’unità è pronta per l’uso, viene emesso un suono ben udibile, tramite uno speaker integrato (è possibile disabilitarlo). Il primo approccio rivela immediatamente la vera natura di HS-251: il prodotto realizzato da Qnap è, a tutti gli effetti, un mini PC proposto con la forma di un NAS. Una volta effettuato il login, da computer o dispositivi mobili, ci si trova di fronte a un vero e proprio sistema operativo, dotato di pannello di controllo, oltre a numerosissime voci e impostazioni per controllare e configurare ogni singolo parametro. In effetti il primo approccio può intimorire, proprio per l’incredibile mole di opzioni disponibili. Una quantità così ampia di funzionalità è ovviamente fonte di enorme versatilità, ma anche potenzialmente dispersiva per chi non è abituato a prodotti evidentemente pensati per soddisfare anche un pubblico professionale e/o molto competente e esigente. Fortunatamente l’interfaccia è razionale e ben fatta: le voci sono raggruppate secondo criteri logici e non sarà quindi difficile concentrarsi solo su quello che realmente interessa, tralasciando il resto, che resterà sempre a disposizione, ma senza creare problemi a chi è interessato solo ad una parte delle funzioni proposte.

Per gli utenti più esperti HS-251 offre quello che possiamo definire “il paradiso dello smanettone”. Oltre alle funzioni già citate, sono presenti la gestione automatica dei back-up da Windows, con la possibilità di programmarli in anticipo, il supporto a Time Machine, per gli utenti Apple, e anche la compatibilità con vari software di terze parti, come Acronis True Image o Symantec Backup Exec. Si possono poi creare server FTP, web, per la stampa e le già citate stazioni di sorveglianza tramite videocamere IP. Molto interessante anche Notes Station, che consente di archiviare note, con file, immagini o musica, oltre a impegni sul calendario, potendoli poi condividere con persone o gruppi. Se si opta per il modello da 2GB, è persino possibile installare una macchina virtuale, capace di emulare sistemi operativi Windows (anche 8.1) e Linux.

Ovviamente la parte del leone la gioca la gestione dei contenuti multimediali, che possono essere archiviati come semplici file, in modo da accendervi dai dispositivi compatibili con i vari standard supportati, oppure gestendoli in modo più evoluto. Le numerose applicazioni presenti permettono di creare una selezione dei file (che non deve per forza corrispondere all’intero archivio) compatibile con iTunes, AirPlay, DLNA e Chromecast. In questo modo si facilita enormemente la fruizione di tutti i file: è sufficiente scegliere l’applicazione o la configurazione più comoda, in relazione al dispositivo che si utilizzerà per riprodurli. Sono naturalmente presenti tre applicazioni per la gestione di foto (Photo Station), musica (Music Station) e video (Video Station). Con QSync si può gestire la sincronizzazione dei file su tutti i dispositivi collegati, con la possibilità di creare gruppi per la condivisione dei contenuti. myQNAPcloud, invece, crea un servizio di cloud personale molto utile: le altre funzioni che abbiamo menzionato si basano sul funzionamento in rete locale, mentre myQNAPcloud permette di ottenere le stesse possibilità di accesso, ma dall’esterno (quando ci si trova fuori casa).

Qnap ha anche pensato a tutti i prodotti non dotati della compatibilità con tutti i formati video: per questi ultimi sono presenti due opzioni specifiche, che permettono di effettuare una transcodifica dei contenuti. In pratica viene effettuata una conversione dei file, tale da renderli compatibili con qualunque dispositivo di riproduzione. Le opzioni disponibili sono due: è possibile eseguire la transcodifica al volo, oppure convertire i file in maniera permanente, aggiungendo una seconda versione per ogni filmato. Il processo di conversione in tempo reale funziona generalmente senza alcun intoppo, a patto, però, che la velocità della rete sia costante e che il bit-rate dei filmati non sia troppo elevato. In caso contrario può verificarsi qualche blocco o rallentamento durante la visione. La strada maestra, per la riproduzione dei file in streaming, passa attraverso l’applicazione Plex, che crea un server multimediale, dal quale possono essere prelevati i contenuti. La gestione è molto semplice e permette anche di aggiungere alcuni canali aggiuntivi, come servizi in streaming gratuiti, con contenuti di vario genere. Troviamo testate online (AVForums, ad esempio) o anche i trailer dei film. Una volta configurati sul server (è semplicissimo, basta selezionarli), sarà possibile vederli da tutti i dispositivi compatibili.

Tramite l’uscita HDMI sarà, invece, XBMC a gestire tutte le operazioni. Il player è ottimo, tanto da risultare capace di leggere persino alcuni video a risoluzione Ultra HD a 60 fps (ovviamente con downscaling a 1080p), purché il bit-rate non risulti eccessivamente elevato (intorno ai 50 Mb/s). La compatibilità con i formati Full HD (il NAS non supporta l’uscita HDMI in Ultra HD) più diffusi è pressoché totale (manca il supporto al nuovo codec H.265 / HEVC): vengono letti H.264, AVI, MPEG di vario genere, MKV e anche ISO, sia DVD che Blu-ray, con la possibilità di sfogliare il contenuto come se si trattasse del disco completo. La qualità video è molto buona: non sono presenti problematiche o difetti di sorta. Tramite HDMI è anche possibile effettuare il pass-through dell’audio multicanale sia lossy che lossless (Dolby, DTS, Dolby TrueHD, DTS HD Master Audio) fino a 7.1, utile per chi dispone di un impianto home cinema.

Le possibilità di controllo sono numerose: le porte USB supportano il collegamento di mouse e tastiera, replicando, in tutto e per tutto, la gestione che si può avere tramite un computer. Alternativamente è possibile utilizzare un telecomando per media center Windows, oppure una delle numerose applicazioni per dispositivi mobile, iOS e Android. Le applicazioni sono suddivise secondo il compito che sono chiamate a svolgere, coprendo tutte le funzioni disponibili. C’è un’app per gestire il NAS, controllando il consumo di risorse, la temperatura, lo spegnimento e riavvio, ecc…; una per gestire i file e, naturalmente, un’app con funzionalità telecomando, che permette anche di controllare il cursore del mouse e di immettere testo. Si conferma, quindi, l’approccio di Qnap: potenzialità quasi illimitate, che richiedono tempo per essere esplorate, ma che ripagano con prestazioni convincenti.

Il prodotto di Qnap ci ha stupito: pur conoscendo le specifiche, ci attendevamo comunque un NAS evoluto, dotato di qualche possibilità in più, rispetto a prodotti più tradizionali, ma comunque ascrivibile alla categoria dei dispositivi per lo stoccaggio dei dati. Quello che ci siamo trovati di fronte, invece, è praticamente un computer in miniatura, potente e versatile. Il rovescio della medaglia è costituito dal fatto che occorre tempo e pazienza, per esplorare tutte le potenzialità della macchina. Sulle prima la pletora di opzioni, applicazioni e voci dei menù può disorientare, ma col tempo emergono caratteristiche estremamente interessanti che permettono di “cucire” il prodotto in base alle proprie esigenze. La transcodifica dei contenuti, ad esempio, è utilissima e semplicissima da utilizzare: si possono selezionare singoli contenuti o cartelle, assegnando una o più risoluzioni, in modo da ottenere file realmente universali, che anche i dispositivi meno evoluti o prestanti potranno riprodurre senza problemi.

La presenza di XBMC dona una marcia in più al HS-251, consentendogli di proporsi come un’alternativa semplificata agli HTPC. Il lettore integrato funziona bene e non mostra quasi mai impuntamenti: abbiamo assistito a un solo episodio, durante una transcodifica, con riproduzione simultanea di un secondo file ad elevato bit-rate (da oltre 60 Mbps). La qualità video è molto buona (paragonabile a un lettore Blu-ray di fascia media) e la gestione del sistema, dalla propria poltrona o divano, è semplificata dalle numerose opzioni di controllo. La rumorosità è legata unicamente al modello (o modelli) di hard-disk installato: è consigliabile optare per prodotti in grado di salvaguardare consumi e silenzio, come i Western Digital Red, consigliati dalla stessa Qnap. La gestione del calore è più che discreta: la particolare costruzione porta a dissipare il calore attraverso il lato superiore in alluminio. Questo comporta una serie di conseguenze: la più diretta riguarda lo spazio necessario per il riciclo dell’aria. Impilare un altro dispositivo sopra HS-251 è altamente sconsigliabile: il calore emanato dal NAS andrà inevitabilmente a scaldare il prodotto posto al di sopra, rischiando di surriscaldarlo.

Se si prestano queste accortezze, davvero minime, non si avranno problemi: anche dopo qualche ora di utilizzo, con transcodifica in tempo reale attiva, non abbiamo riscontrato temperature superiori a una cinquantina di gradi e, nel nostro caso, l’hard-disk utilizzato era un 7.200RPM di tipo meccanico, non ottimizzato per ridurre il calore. Molto buone anche le prestazioni legate al trasferimento dei dati: con la nostra rete abbiamo registrato una media di circa 50 megabyte al secondo.

HS-251 è quindi un prodotto consigliato, anche se non a tutti gli utenti: chi desidera un semplice NAS, o chi non si trova a proprio agio con sistemi troppo evoluti, dovrebbe orientarsi su altre soluzioni più consone alle proprie esigenze. Questo Silent NAS, infatti, è chiaramente una soluzione per utenti evoluti o comunque desiderosi di sacrificare un po’ di immediatezza, in cambio di una versatilità davvero enorme. Anche i professionisti possono trovare motivi di interesse, grazie ad alcune funzioni e applicazioni. Il prezzo è quindi giustificato dalla dotazione a dir poco completa.

Piccola nota finale: la costanza degli aggiornamenti ci ha favorevolmente impressionato. Durante i nostri test abbiamo scaricato un nuovo firmware (per correggere la vulnerabilità di Linux) e vari update per le applicazioni.

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