Conclusione : Un LED Edge con HDR dall'ottimo rapporto qualità / prezzo.
Trattasi quindi di un televisore a risoluzione nativa 3840 x 2160 pixel, con pannello LCD di tipo VA, retroilluminazione LED Edge con Local Dimming, supporto HDR negli standard HDR10 e HLG (Hybrid Log Gamma) e anche 3D con occhialini attivi. Mancano, invece, il supporto Dolby Vision (come per tutti i TV Panasonic), la certificazione Ultra HD Premium (questa serie non raggiunge le 1000 cd/mq richieste per la certificazione), mentre è stato integrato lo stesso nuovo processore video Studio Colour HCX2 dei modelli OLED EZ1000 ed EZ950. Andiamo quindi ora a scoprire come va questo nuovo EX780 in versione da 50 pollici.
Pannello | LCD VA LED Edge da 50 pollici |
Risoluzione | Ultra HD, 3840 x 2160 pixel |
Processore | Studio Colour HCX2 |
Compensazione del moto | IFC 4K BMR a 2400 Hz |
HDR | Sì – HDR10 + HLG |
Sintonizzatori integrati | DVB-T/T2 e DVB-S2 |
Ingressi | 4 HDMI 2.0a HDCP2.2, Component, 3 USB (una in versione 3.0), LAN, uscita digitale ottica, uscita cuffie, due slot CI+, Wi-Fi, Bluetooth |
3D | Sì (occhiali attivi opzionali) |
Smart TV | My Home Screen 2.0, con processore Quad-Core |
Dimensioni | 1,115 x 728 x 348 mm con base; 1,115 x 647 x 40 mm senza base |
Peso | 16 kg senza base, 22,5 kg con base |
Consumi | 177 W |
Manuale | Panasonic TX-50EX780 italiano |
Prezzo | 1.299 Euro |
Nonostante la diagonale da 50 pollici non particolarmente impegnativa, il televisore risulta piuttosto pesante (rispetto a modelli concorrenti), in virtù di un piedistallo a croce molto ben rifinito, regolabile in altezza su tre posizioni e completo di un perno girevole fino a 30° in entrambe le direzioni. La scocca è piuttosto sottile (41 mm), mentre la cornice in alluminio è spessa appena 5 mm. Un televisore che si presenta quindi solido, elegantemente rifinito e con alcune raffinatezze (vedi il comodo piedistallo regolabile) degne di modelli di ben altro rango.
Passando sul retro, troviamo davvero tutto ciò che serve a cominciare da 4 ingressi HDMI 2.0a con HDCP2.2, con il solo HDMI 2 dotato anche di funzionalità Audio Return Channel (ARC) per il passaggio anche dell’audio verso un sinto-amplificatore o soundbar compatibile (solo audio multicanale lossy Dolby Digital e Dolby Digital Plus, oltre al PCM 2.0). A proposito di audio, apriamo subito una parentesi per sottolineare la sorprendente assenza di qualsiasi supporto alle tracce DTS, mentre con Netflix l’ARC passa anche il Dolby Digtal Plus 5.1 (ma non il Dolby Atmos, quanto meno per ora). Presenti anche ingressi analogici component e audio RCA stereo, un’uscita audio digitale ottica e l’uscita cuffie mini-jack 3,5 mm. A completare la dotazione, troviamo due porte USB 2.0 e una USB 3.0, una porta Ethernet (10/100Mbps), tripli sintonizzatori DVB-T / T2 e S2 (con funzionalità PVR e Time-Shift via USB), un doppio slot CAM CI plus 1.3 e connettività Wi-Fi n e Bluetooth (per mouse e tastiera) integrati.
A pilotare il tutto, troviamo il solito affidabile telecomando Panasonic (sarebbe forse ora di aggiornarlo), completo di tasto dedicato all’accesso diretto a Netflix e di nuovo tasto MyApp per richiamare un’eventuale altra applicazione a scelta. In alternativa, è disponibile l’applicazione gratuita per smartphone e tablet iOS e Android Panasonic TV remote 2 che ne riprende tutte le funzionalità, aggiungendo anche i comandi vocali e funzionalità di condivisione.
Il pannello è un 50 pollici LCD di tipo VA a risoluzione nativa 3840 x 2160 pixel con retroilluminazione LED Edge e fosfori “Wide Color”, completo di tecnologia Local Dimming e di elaborazione delle immagini affidato al nuovo processore quad-core HCX2 Studio Colour e gestione del moto “Intelligent Frame Creation” BMR 2400 Hz.
Questo modello è quindi compatibile HDR in standard HDR10 e HLG (quest’ultimo già attivo e funzionante), mentre manca il supporto Dolby Vision (sarebbe stato sorprendente il contrario, vista la fascia di prezzo). L’EX780 è, infine, privo di certificazioni Ultra HD Premium e ISF (ma il menu di calibrazione è comunque completo di CMS e anche di regolazione gamma su 10 punti). Un’ultima chicca riguarda il supporto 3D, con occhialini attivi (non inclusi).
L’interfaccia del televisore è basata sulla nuova versione del sistema operativo My Home Screen 2.0 (a sua volta basato su Firefox, che non ne segue però più lo sviluppo), decisamente più intuitivo e performante rispetto alle versioni precedenti, grazie anche a un nuovo media-player decisamente più versatile e capace di riprodurre davvero qualsiasi tipo di file video fino a risoluzione 4K Ultra HD (addirittura anche a 120 fotogrammi al secondo, seppur riprodotto a 60Hz e nessuna incertezza nell’agganciare eventuali cadenze a 24p), HDR10 e anche HLG sia da USB che via streaming DLNA. Non abbiamo riscontrato alcun problema né con file MKV, né tanto meno con gli Mpeg 2/4 e anche file .ts. Peccato per il mancato supporto al codec audio DTS, impossibile da riprodurre in qualunque circostanza.
Il menu di configurazione riprende invece la consueta impostazione Panasonic, graficamente “semplice” ma completa di tutte le funzionalità di controllo necessarie e anche qualcosina in più, come la possibilità di “forzare” il Picture Quantizer HDR10, il HLG o il gamut REC2020 (non è, invece, possibile forzare il DCI-P3). Non essendo un modello certificato ISF, i preset di calibrazione da cui partire includono Dinamico (da evitare come la peste), Normale, Cinema e True Cinema. E’ poi previsto un banco “Personalizzato” per chi volesse partire da zero nella calibrazione. Gli stessi preset sono poi replicati in modalità HDR e i banchi di calibrazione risultano totalmente indipendenti, consentendo tarature separate per il REC709 (SDR) e l’HDR10. Sono poi presenti una serie di funzionalità di elaborazione del colore, contrasto, risoluzione, riduzione rumore, che suggerisco vivamente di non attivare (se non quello di risoluzione, piuttosto efficace anche perché non particolarmente aggressivo). Interessante, invece, la funzione “Adaptive Backlight” che sovraintende al funzionamento del Local Dimming e disattivabile o regolabile su tre livelli. Non ne abbiamo sentito il bisogno con immagini in SDR, mentre può risultare efficace durante la riproduzione in HDR, con il settaggio al minimo. Nel menu avanzato è prevista anche la modalità “Gioco” che abbassa l’input lag fino a circa 20ms (davvero ottimo), senza intaccare altri parametri d’immagine.
Venendo ai preset, il più vicino alla correttezza REC709 risulta True Cinema con gamma settato a 2.4 (anche se effettivo è 2.2), mentre per una visione dei film in SDR diurna è possibile optare per la modalità Cinema che sostanzialmente aumenta il livello di retroilluminazione e setta il gamma al preset 2.2. Rimuovete alcune delle funzionalità di elaborazione attivate di default e chi non avesse dimestichezza con le calibrazioni potrà ritenersi più che soddisfatto, grazie a una modalità True Cinema che restituisce una scala dei grigi con un delta E medio inferiore a 2, un bilanciamento del bianco quasi ideale (6451 K), un rapporto di contrasto nativo di 4530:1, un livello del nero di 0,02 nit (senza Adaptive Backlight), un gamma 2.2 e una copertura gamut REC709 pari al 95,7%. Per essere una base di partenza, gli ingegneri Panasonic hanno fatto davvero un lavoro egregio.
Ma sonda alla mano e con il nostro fidato software di calibrazione CalMAN, dopo circa 40 minuti di calibrazione e partendo dal preset True Cinema, siamo riusciti a ottenere la quasi perfezione: una scala dei grigi pefetta con delta E medio di 0,2, una temperatura colore di 6499 K, un gamma 2.4 linearissimo da 10 fino a 100 IRE (e con pochissime necessità di regolazioni: ho veramente voluto spaccare il pelo), un rapporto di contrasto nativo salito a 5352:1, una copertura gamut REC709 del 98,4% (giusto il blu e il rosso appaiono perfettibili, ma parliamo comunque di un delta E inferiore a 2 in entrambi i casi) e un punto del bianco finale di 118 nit.
In HDR, non siamo ancora in grado di effettuare una calibrazione completa, ma abbiamo preso in esame i due preset True Cinema HDR e Cinema HDR. Il più corretto è, anche in questo caso, True Cinema con un buon bilanciamento del bianco e una curva EOTF davvero ottima che cala leggermente intorno ai 60 IRE rispetto al riferimento (è una chiara scelta di intervento tone mapping). Per quanto riguarda il nero si parte in questo caso da 0,08 nit (con l’ABL disattivato) e abbiamo raggiunto un picco di luminosità di 482 nit con bianco al 100% in finestra al 10% (con finestre più piccole al 5% e al 2% si ottengono risultati più bassi). La copertura gamut raggiunge quasi l’89% dello spazio DCI-P3 e il 70% del REC2020. Per chi volesse un po’ più di dinamica, a fronte di un bilanciamento del bianco e di un gamma leggermente meno corretti, suggeriamo invece il preset Cinema HDR, capace di raggiungere un picco di luminosità di 620 nit (sempre con bianco 100% in finestra al 10%). In questo caso consigliamo l’attivazione dell’ABL al minimo, che non pregiudica il picco di luminosità, ma contiene invece il nero alla basse luci (si parte in questo caso da 0,04 cd/mq).
Con un po’ di pazienza, in fase di calibrazione è possibile migliorare la scala dei grigi, raggiungendo una copertura gamut DCI-P3 del 94%, ma perdendo un po’ di spunto di picco luminosità (che partendo dalla modalità True Cinema HDR scende a circa 415 nit).
L’EX780 è un televisore che fa dell’equilibrio la sua forza. Ciò che sorprende maggiormente è la qualità di partenza dei preset, che consentono in pochi minuti di godere di film in Full HD e in 4K Ultra HD ai massimi livelli. La sintonizzazione dei canali avviene piuttosto velocemente e anche con i canali in SD l’elettronica se la cava piuttosto egregiamente (dipende molto dal livello di compressione Mpeg 2 scelta dall’emittente). Con i canali in HD è possibile ottenere un po’ più di dettaglio forzando la nitidezza e attivando l'”Ottimizzatore risoluzione” (anche al massimo). Suggeriamo anche di attivare l’Intelligent Frame Creation al minimo / medio per migliorare la fluidità e la risoluzione in movimento (è comunque possibile personalizzarne l’intervento).
Essendo un pannello LCD di tipo VA, l’angolo di visione non fa gridare al miracolo e con scostamenti dal centro schermo si perde immediatamente contrasto, facendo emergere un “viraggio” verso il magenta. Molta buona, invece, l’uniformità del pannello e non abbiamo notato alcun blooming o fenomeni di banding.
Venendo ai contenuti in SDR Full HD e 4K Ultra HD, l’immagine risulta estremamente compatta e rigorosa e l’elettronica lavora perfettamente in qualsiasi circostanza. Come da tradizione Panasonic, l’immagine è sempre molto nitida e dettagliata, ma non “razor” e in questo campo alcuni concorrenti riescono a fare di meglio. Anche la risoluzione in movimento appare perfettibile, anche se è possibile rimediare attivando l’IFC (al minimo, perché oltre interviene subito l’effetto “telenovela” e qualche artefatto di troppo). Davvero ottima, invece, la resa cromatica particolarmente naturale e mai satura. Sorprendenti il livello del nero molto contenuto e l’intervento del local dimming (ricordiamo che trattasi pur sempre di un LED Edge). Durante le scene ad alto contrasto appare del clouding, ma nulla di troppo fastidioso e, vado a memoria, mi sembra che Panasonic abbia fatto un deciso passo avanti su questo fronte rispetto al DX800 dello scorso anno. Durante la riproduzione al buio totale, le bande nere risultano leggermente sollevate, ma per essere un LCD di fascia media è davvero difficile aspettarsi di meglio (e fa anche meglio di modelli LED Edge concorrenti più costosi).
In HDR si apprezza sin da subito lo stesso equilibrio di base, anche se è inutile aspettarsi impatti dinamici da capogiro. Il picco di luminosità è medio, quindi non pretendete di rimanere “abbagliati” dal sole. I colori sono invece “carichi” al punto giusto e anche in questo caso abbiamo apprezzato il buon local dimming, anche se il livello del nero di partenza si solleva rispetto alla visione in SDR. L’ABL settato al minimo aiuta senz’altro, mentre oltre si perde troppo in picco di luminosità e complessivo coinvolgimento HDR. Al buio totale emergono i “limiti”, mentre con un po’ di luce di sottofondo e il preset Cinema HDR la visione risulta davvero piacevole e appagante. Nella sua fascia di prezzo e per essere un LCD LED Edge, rimane senz’altro uno dei migliori TV HDR che abbiamo avuto modo di testare.
Gli altoparlanti integrati sono più che sufficienti per guardare le trasmissioni TV, mentre prestano il fianco durante la visione di film (specie la gamma medio-bassa) e suggeriamo quanto meno l’integrazione di una soundbar. Infine, un accenno alla Smart TV, completa di tutte le principali App VOD (ci sono anche le App Mediaset come Premium Play o Infinity, con Netflix e YouTube anche in HDR, mentre manca ancora l’App di Amazon Video (quanto meno nello store che appare in Italia). Perfetto, invece, il funzionamento del DLNA per la riproduzione dei contenuti multimediali da NAS o PC.
In conclusione, definirei questo EX780 da 50 pollici un televisore LCD LED Edge dal prezzo giusto. Ottimo già con i preset di partenza, raggiunge la quasi perfezione in SDR grazie al completo menu di calibrazione. L’HDR è molto appagante, seppur consapevoli che spendendo di più c’è di meglio e il comparto Smart TV / multimedialità non è ricco ma offre tutto ciò che serve e soprattutto non tentenna mai.