TV QLED HDR Curvo Samsung QE55Q8C – La prova

Introduzione

TV QLED HDR Curvo Samsung QE55Q8C – La prova
Tra i grandi marchi dell'elettronica di consumo, Samsung è rimasta l'unica priva di una proposta OLED per la sua ampia gamma di TV. Il colosso coreano continua a puntare tutto sugli LCD e ritiene anche che i display curvi possano avere ancora un certo appeal. Tecnologia LCD che ha fatto passi da gigante negli ultimi anni, anche grazie agli investimenti di Samsung che punta quest'anno sull'inedita soluzione QLED, un mix di retroilluminazione LED Quantum Dot con spazio colore ancora più ampio, pannelli LCD di nuova generazione ancora più efficienti e un'esclusiva guida ottica che ha consentito di aumentare sensibilmente…

In breve

Prestazioni SDR - 85%
Prestazioni HDR - 75%
Dotazione e Smart TV - 95%
Qualità / Prezzo - 65%
80

80%

TV molto luminoso. Ma che prezzo!

Conclusione : Un LED Edge Quantum Dot ricco di luminosità e funzionalità. Esteticamente curatissimo. Il Local Dimming appare migliorabile.

80
Tra i grandi marchi dell’elettronica di consumo, Samsung è rimasta l’unica priva di una proposta OLED per la sua ampia gamma di TV. Il colosso coreano continua a puntare tutto sugli LCD e ritiene anche che i display curvi possano avere ancora un certo appeal.

Tecnologia LCD che ha fatto passi da gigante negli ultimi anni, anche grazie agli investimenti di Samsung che punta quest’anno sull’inedita soluzione QLED, un mix di retroilluminazione LED Quantum Dot con spazio colore ancora più ampio, pannelli LCD di nuova generazione ancora più efficienti e un’esclusiva guida ottica che ha consentito di aumentare sensibilmente i picchi di luminosità (già elevati e vero punto di forza nei confronti degli OLED).

Al di là della (sospetta) somiglianza tra la sigla QLED e il rivale OLED, la strategia di Samsung guarda al futuro e all’HDR dei prossimi anni. Inutile girarci intorno, l’HDR che stiamo vedendo oggi è solo un assaggio del “vero” HDR che vedremo in futuro, con picchi di luminosità di almeno 4.000 nit. Ed è proprio lì che Samsung aspetta gli OLED al varco. Perché se da un lato la tecnologia OLED continuerà ovviamente a progredire, Samsung sta in silenzio (ma neppure troppo) sviluppando soluzioni QLED a microLED, in cui ogni pixel del display è formato da diodi LED RGB, con potenziali picchi di luminosità e copertura gamut difficilmente raggiungibili dagli OLED. E il nero? Beh, con i microLED il nero sarà lo stesso degli OLED, visto che non avremo più panelli LCD, né tanto meno retroilluminazioni e sistemi di Local Dimming.

Ma torniamo al presente, visto che il Q8C è un televisore 4K Ultra HD (3840 x 2160 pixel) con pannello LCD dotato di retroilluminazione LED Edge con Local Dimming e supporto HDR in standard HDR10, HLG (Hybrid Log-Gamma) e anche HDR10+ (l’HDR dinamico frutto della collaborazione tra Samsung, Panasonic e 20th Century Fox, che si propone come alternativa “open-source” al Dolby Vision), accreditato di un picco di luminosità di 1.500 nit e completo di certificazione Ultra HD Premium. Esteticamente curatissimo e ricco di finiture di pregio, la serie QLED introduce un’ulteriore novità per quanto riguarda le connessioni, affidate al set-top box esterno “One Connect Box” collegato al TV tramite un inedito, finissimo e trasparente cavetto in fibra ottica, che agevola le eventuali installazioni a parete del televisore. Scopriamo ora insieme caratteristiche e prestazioni di questo nuovo QLED serie Q8C nella versione da 55 pollici messo a disposizione da Samsung Italia (sono disponibili anche le versioni da 65 e 75 pollici).

Pannello LCD curvo VA LED Edge Quantum Dot da 55 pollici
Risoluzione Ultra HD, 3840 x 2160 pixel
Processore Q Engine
Compensazione del moto PQI 3200
HDR Sì – HDR10, HDR10+ e HLG
Sintonizzatori integrati DVB-T/T2 e DVB-S2
Ingressi 4 HDMI 2.0a HDCP2.2, 3 USB 2.0, LAN, uscita digitale ottica, slot CI+, Wi-Fi, Bluetooth, Ex-Link seriale per auto-calibrazione CalMAN
3D No
Smart TV Tizen 3.0
Dimensioni 1,225 x 790 x 300 mm con base; 1,225 x 705 x 91 mm senza base
Peso 20 kg senza base, 23,2 kg con base
Consumi 190 W
Manuale Samsung QE55Q8C italiano
Prezzo 3.199 Euro
Distributore: Samsung Electronics Italia – Via Mike Bongiorno 9, 20124 Milano

Per maggiori informazioni: www.samsung.it – QE55Q8C

Diversamente dal solito, Samsung ci ha quest’anno raccomandato di prestare la massima attenzione nel montaggio del televisore, suggerendoci di seguire attentamente le istruzioni. L’abbiamo inizialmente presa a ridere, visto che l’esperienza nel montare e smontare televisori non ci manca di certo, ma quando abbiamo iniziato ad aprire lo scatolone ne abbiamo capito perfettamente il motivo. In pratica, il Q8C va montato direttamente nel suo imballo. Una volta assemblato il bellissimo piedistallo in acciaio inossidabile e passati il cavetto in fibra ottica e quello di alimentazione (seguite passo passo le indicazioni del foglietto illustrativo), potrete, infatti, fissarlo e avvitarlo al retro del display direttamente nel suo guscio in polistirolo. Solo a quel punto e con l’aiuto di una seconda persona (è tutt’altro che leggero), il televisore andrà estratto dall’imballo e posizionato. Brava Samsung per le ottime istruzioni e la procedura che facilita non poco l’assemblaggio.

Una volta posizionato, il televisore emana qualità su tutti i fronti: materiali, finiture, retro in metallo, cornici sottilissime. Insomma, bello lo è davvero, su questo non ci sono dubbi. Per chi volesse installare il televisore a parete, Samsung ha sviluppato la staffa opzionale “No Gap Wall-Mount” che minimizza lo spazio tra il muro e il retro del display. Per quanto riguarda il funzionamento del Q8C dovrete prevedere due prese, visto che il display e il “One Connect Box” richiedono due alimentazioni separate. Come detto nell’introduzione, il One Connect Box (che integra tutta l’elettronica, i sintonizzatori e le connessioni) si interfaccia con il display tramite un sottilissimo e trasparente cavetto di 5 metri arrotolabile in fibra ottica (è disponibile anche un kit opzionale da 15 metri), che consente di celare tutti i cavi di collegamento sorgenti. antenna, ecc… all’interno di un mobile.

Set-top box esterno che tende a surriscaldarsi parecchio e che prevede 4 ingressi HDMI 2.0a con HDCP 2.2 e funzionalità ARC (Audio Return Channel) solo per l’HDMI 2, tre porte USB 2.0 (di cui una con alimentazione da 1A, mentre mancano sorprendentemente porte USB 3.0, utili per la riproduzione di eventuali contenuti video in 4K ad elevato bit-rate), una porta LAN Ethernet, un’uscita audio digitale ottica, i coassiali d’antenna digitale terrestre (DVB-T/T2) e satellitare (DVB-S2) e connettività Wi-Fi e Bluetooth integrate. Sul lato destro sono, infine, presenti lo slot CAM CI Plus 1.3 e un connettore mini-jack 3,5 mm seriale “Ex-Link” per interfacciare il televisore con la soluzione di auto-calibrazione sviluppata in collaborazione con CalMAN. Soluzione che richiede un cavetto seriale mini-jack / USB, un PC dotato dell’ultima versione di Spectracal CalMAN, una sonda di misurazione e un generatore di segnali pattern. Insomma, un kit non proprio alla portata di tutti (il costo totale oscilla tra i 1.500 e i 3.000 Euro circa, a seconda della sonda o del generatore di pattern scelti), ma che consente di calibrare i QLED (tutti, anche i nuovi Q7 e Q9) in maniera accurata e soprattutto totalmente automatizzata sia per quanto riguarda l’SDR, che soprattutto l’HDR (e andando avanti con la lettura, capirete quanto una soluzione del genere possa tornare utile, specie con il Q8C).

Tutto nuovo anche il telecomando in metallo “One Remote Control”, completo di microfono per i comandi vocali e ridotto all’osso per quanto riguarda la pulsantiera. Non è proprio intuitivissimo al primo impatto, ma dopo qualche minuto ci si fa l’abitudine e, alla fine, ci si riesce a muovere tra le varie funzionalità e il menu con grande facilità. L’unico pulsante aggiuntivo che avremmo gradito, è quello di accesso diretto al menu di configurazione, che ci avrebbe decisamente abbreviato i tempi di calibrazione. In compenso, è possibile accedere praticamente a qualsiasi voce e sotto-menu del TV anche con i comandi vocali: davvero comodo!

Il pannello è un LCD curvo 10 bit di tipo VA a risoluzione 3840 x 2160 pixel con retroilluminazione LED Edge Quantum Dot (posti esclusivamente sul lato inferiore) e completo di tecnologia Local Dimming (mai disattivabile) e di elaborazione delle immagini affidato al nuovo processore Q Engine e gestione del moto “Auto Motion Plus” con PQI 3200. A sovraintendere al funzionamento del televisore è l’ultima versione del sistema operativo Tizen (versione 3.0), decisamente fluida e reattiva. Questo modello è quindi compatibile HDR in standard HDR10, HDR10+ (con metadati dinamici, per i quali dovrebbe arrivare nei prossimi mesi il supporto da parte di Amazon Video) e HLG, mentre manca il supporto al Dolby Vision. E’ completo di certificazione Ultra HD Premium e il menu di calibrazione prevede il bilanciamento del bianco fino a 20 punti, CMS completo e, nascosto nel menu di servizio (quindi non accessibile al pubblico), anche le modalità Cal Night e Cal Day per la calibrazione ISF.

L’interfaccia menu è affidata al sistema operativo Tizen in versione 3.0, molto bella e semplificata rispetto agli scorsi anni. Il tutto scorre in maniera veloce e senza mai un intoppo. Andando al menu di configurazione, troviamo i quattro preset “Dinamico” (da evitare sempre), “Standard”, “Naturale” e “Cinema”, tutti personalizzabili e totalmente indipendenti per la visione di contenuti SDR e HDR. Per chi volesse partire da zero nella calibrazione, manca un preset “personalizzato” e chi fosse interessato a fare due tarature “notte” e “giorno” dovrà quindi modificare i preset presenti (usando magari cinema per la calibrazione “notte” e naturale per quella “giorno”), a meno di pagare l’intervento di un professionista calibratore che sarà in grado di attivare le aggiuntive modalità Cal Night e Cal Day e di effettuare le relative tarature “giorno” e “notte” (liberando quindi ulteriori due banchi di memoria sia per l’SDR che per l’HDR).

Oltre alle solite impostazioni di luminosità, contrasto, colore e tinta, sono presenti varie elaborazioni dedicate al contrasto, al colore, alla simulazione dell’HDR, alla riduzione del rumore, ecc…, mentre due voci importanti sono la possibilità di regolare la retroilluminazione dei LED fino a 20 punti e l’intervento del Local Dimming “Attenuazione Locale” su tre posizioni (Basso, Standard, Alto) e purtroppo mai disattivabile in alcuna modalità. Sono, infine, disponibili la regolazione del bilanciamento del bianco a 2 e 20 punti, del gamma e un completo CMS per i colori.

Per quanto riguarda il REC709 (la visione dei contenuti SDR da DVD o Blu-ray, ad esempio), il preset più vicino alla correttezza è “Cinema” con Local Dimming su “Basso”, nonostante una retroilluminazione di partenza settata a 17, davvero eccessiva. Il bilanciamento del bianco è abbastanza lineare (temperatura colore di 6599 K), la scala dei grigi restituisce un delta E medio di 2,9 (lo scostamento è più eccessivo alle alte luci), il gamma si attesta complessivamente su 2.3 e la copertura gamut è quasi perfetta.

Preset Cinema (clicca per ingrandire)

Come spiegato in precedenza, il local dimming non è mai disattivabile, quindi per misurare il nero abbiamo dovuto “ingannare” l’elettronica, altrimenti l’algoritmo avrebbe totalmente spento i LED. Abbiamo quindi misurato un nero di 0,04 cd/mq, mentre il bianco raggiunge ben 330 cd/mq, per un contrasto nativo di circa 7.500:1. Alla luce di queste misurazioni, consideriamo questo preset di partenza adatto ad ambienti diurni ben illuminati.

Per la calibrazione è utile premettere un paio di considerazioni: il Local Dimming sempre attivo è anche piuttosto “aggressivo”, quindi se non possedete un generatore di pattern, dovete usare segnali test “nudi e crudi” (ovvero privi di didascalie informative – solitamente in basso a sinistra) perché le scrittine fanno comunque intervenire il Local Dimming (a maggior ragione con i segnali HDR, ma lo capiremo più avanti). C’è poi da registrare l’impossibilità di effettuare misure corrette e relative regolazioni con il menu attivo. In pratica, il menu in sovrimpressione incide sulla misurazione del segnale pattern in visione in quel momento e se non state attenti, vi ritroverete a calibrare il TV completo del suo menu. Come risolvere? Semplicemente con molta pazienta ed esperienza: effettuate una misura, entrate nel menu, modificate quanto serve, riuscite dal menu, verificate la misurazione e andate avanti così. Ci vuole molto tempo, ma alla fine ci si riesce.

Misurazioni post calibrazione (clicca per ingrandire)

A causa di questa “anomalia”, ho optato per una calibrazione a 2 e a 10 punti del bilanciamento del bianco (con i 20 punti disponibili avrei potuto limare ulteriormente, ma mi avrebbe richiesto davvero troppo tempo), ottenendo comunque alla fine un’ottima scala dei grigi con delta E medio di 0,4 (davvero eccellente), una temperatura colore di 6516 K, un gamma 2.4 praticamente perfetto, un livello del nero sceso a 0,018 cd/mq e un picco di luminosità finale di 128 cd/mq, per un rapporto di contrasto nativo pari a circa 7.000:1.

Gamut REC709 post calibrazione

Anche i colori sono andati a posto, con un delta E medio 1,4, solo il blu che ha superato il 2 (quindi ottimi anche i colori) e una copertura gamut REC709 che sfiora il 100%.

Per quanto riguarda l’HDR, le misure ci hanno fatto tribolare non poco, prima di capire che in funzione del pattern test presentato al TV, l’algoritmo di Local Dimming interviene in maniera più o meno “aggressiva”. In sostanza per misurare e calibrare il Q8C in HDR serve per forza un generatore di segnali o, in alternativa, segnali test HDR privi di qualsiasi didascalia informativa. Per farvi capire meglio cosa succede, vi riporto le misurazioni del picco di bianco al 100% in finestra al 10% in modalità “Cinema” e “Dinamico” con le tre modalità Local Dimming disponibili.

Finestra 10% (no scritte)

Cinema – ABL Basso: 510 nit

Cinema – ABL Standard: 540 nit

Cinema – ABL Alto: 1250 nit

Dinamico – ABL Basso: 720 nit

Dinamico – ABL Standard: 1850 nit

Dinamico – ABL Alto: 1900 nit

Finestra 10% (dida in basso a sx)

Cinema – ABL Basso: 510 nit

Cinema – ABL Standard: 540 nit

Cinema – ABL Alto: 1070 nit

Dinamico – ABL Basso: 610 nit

Dinamico – ABL Standard: 680 nit

Dinamico – ABL Alto: 680 nit

Come potete notare, il Q8C è capace di raggiungere un picco del bianco di ben 1900 cd/mq (in modalità Dinamica – inutilizzabile) e 1250 cd/mq nella più corretta modalità Cinema, ma sostanzialmente l’algoritmo di Local Dimming tende a tagliare drasticamente la luminosità non appena ritenga ci sia una porzione dell’immagine “illuminata” che potrebbe inquinare il livello del nero. Quindi, facendo una media tra i risultati ottenuti con i vari test pattern, possiamo affermare che in modalità Cinema il picco del bianco supera tranquillamente le 1000 cd/mq e con una finestra al 50% si attesta ad ottime 600 cd/mq.

Preset Cinema HDR (clicca per ingrandire)

Sempre in modalità HDR Cinema (con Local Dimming Alto), il bilanciamento del bianco è piuttosto lineare fino a 70 IRE, per poi perdere un po’ di rosso, mentre la curva EOTF è praticamente perfetta e il tone mapping interviene intorno alle 900 cd/mq.

Copertura gamut DCI-P3 preset Cinema HDR default

Bene anche la copertura gamut DCI-P3 che sfiora il 98%, mentre il nero si attesta a 0,1 cd/mq. Abbiamo cercato di sistemare la scala dei grigi, ma causa Local Dimming e menu in sovrimpressione che incidevano costantemente sulle misurazioni, ci siamo limitati ad intervenire sul bilanciamento alle alte e basse luci (con le regolazioni su 2 punti), riportando il rosso nei parametri corretti e ottenendo una copertura gamut DCI-P3 del 99%. Chi volesse ridurre un po’ il livello del nero e scendere intorno alle 0,08 cd/mq, può intervenire sulla retroilluminazione, portandola dal livello 20 di default, a circa 14-15 e che vi farà perdere circa 200 cd/mq di picco luminosità (che per una visione HDR notturna, può risultare più che sufficiente).

Il Q8C si presenta come un televisore indubbiamente molto luminoso. Specie nelle visione di canali TV e contenuti in HD e 4K con dinamica standard (quindi REC709) i margini di regolazione delle retroilluminazione sono enormi e chi volesse illuminare una stanza a giorno potrà farlo davvero senza alcun problema (in modalità “Dinamica” con la retroilluminazione al massimo, si sfiorano le 1900 cd/mq!!). Ma andiamo con ordine, la prima configurazione del TV è molto semplice e basta seguire le indicazioni a video per ritrovarsi il Q8C sintonizzato, connesso a Internet e pronto all’uso con le sue innumerevoli App nel giro di pochi minuti. Essendo un pannello LCD di tipo VA, per giunta curvo, l’angolo di visione sia verticale che orizzontale non è eccezionale (quindi occhio al punto di visione) e piccoli scostamenti dal “centro” vi faranno perdere contrasto ed emergerà una leggera tendenza al rosso / magenta. Decisamente migliorabile anche l’uniformità (quanto meno sul nostro esemplare in prova).

In compenso, l’elettronica è capace di restituire grande dettaglio e un’ottima elaborazione di upscaling, sia con materiale di partenza standard definition che in HD. Nessun problema nell’aggancio dei 24p (anche via streaming DLNA o USB), mentre la risoluzione in movimento può essere migliorata con l’Auto Motion Plus, ma senza esagerare, altrimenti vi ritroverete l’effetto “telenovela” e qualche artefatto di troppo. Il media-player integrato ha riprodotto senza problemi tutti i file Full HD, 4K Ultra HD e HDR10 / HLG che gli abbiamo dato in pasto e decodifica tranquillamente tutti i codec audio, compreso il DTS (seppur il solo core lossy – ma è così con tutti i TV).

Nella visione di contenuti SDR Full HD e 4K Ultra HD, colori, dettaglio e nitidezza delle immagini sono davvero esemplari (specie post calibrazione). Per essere un LCD con retroilluminazione LED Edge (per giunta, solo sul lato inferiore), il livello del nero è piuttosto contenuto, ma ciò che non mi convince affatto è il funzionamento del Local Dimming che, in determinate scene “chiaro su scuro”, genera dei fastidiosi fasci / aloni verticali. Con un po’ di illuminazione ambientale in sottofondo, il tutto viene ampiamente mitigato, ma un occhio esigente continuerà a notare l’effetto (specie sulle bande nere dei contenuti “Cinemascope”). In compenso se la vostra visione canali TV e cinematografica è prevalentemente diurna o in ambiente molto luminoso, il Q8C diventa il televisore ideale, perché non avrete mai l’impressione di una riproduzione “smorta” (anzi!!).

In HDR, tutti i pregi e difetti appena elencati, vengono inevitabilmente amplificati. Con immagini ad alto contrasto, la riserva di luminosità entra subito in gioco, restituendo una visione davvero ricca di dinamica e con l’intensità luminosa dei colori che non teme incertezze (e forse neppure confronti con altre tecnologie, leggi OLED). Non appena l’immagine si scurisce, presentando magari un punto luce localizzato, l’intervento del Local Dimming diventa però subito “aggressivo”, segando il picco e facendo emergere spurie e aloni verticali. Peccato, perché oltre a rendere la visione meno piacevole, vanifica anche uno dei principali pregi di questo Q8C, ovvero il suo potenziale di picco luminosità. Purtroppo non potendo disattivare il Local Dimming, non ho modo di effettuare una controprova, ma rimango convinto che il principale indiziato sia proprio l’algoritmo di “attenuazione” implementato dagli ingegneri coreani.

Un plauso, invece, al sistema di altoparlanti integrato dotato di un ottimo impatto e di buona estensione in frequenza. La Smart TV è, come al solito, semplicemente la migliore su piazza: veloce, ricca di applicazioni (ci sono davvero tutte quelle richieste sul mercato italiano) e altamente personalizzabile.

In conclusione, definirei questo Q8C come un televisore “bello ma che non balla del tutto”, specie in virtù di un prezzo di listino di ben 3.199 Euro (anche se una nota catena di elettronica lo sta proponendo in questi giorni a 2.449 Euro e, cercando online, lo si trova anche a qualcosa in meno). Esteticamente splendido e curatissimo, ricco di funzionalità avanzate, di una Smart TV ricca e ineccepibile e di preset di partenza piuttosto corretti, le prestazioni complessive (specie quelle “notturne” da appassionato cinefilo) e le regolazioni di calibrazione vengono poi in parte vanificate da un intervento di Local Dimming fin troppo “aggressivo” e poco preciso sia in SDR che, soprattutto, in HDR. Se invece siete alla ricerca di un televisore molto luminoso da mettere al centro di un salotto circondato da ampie finestre panoramiche soleggiate, allora farà al caso vostro e non vi deluderà mai!

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