TV Samsung Ultra HD UE55HU8500 – La prova

Introduzione

TV Samsung Ultra HD UE55HU8500 – La prova
Il mercato TV è da tempo alla ricerca di un nuovo "quid", ovvero una caratteristica che possa far leva sulla massa, in modo da rilanciare le vendite, calate dopo l'avvento dei modelli Full HD e il passaggio al digitale terrestre. Nel corso degli ultimi anni sono state battute alcune vie, come ad esempio il 3D. Più recentemente, oltre all'avvento dei televisori Ultra HD, abbiamo assistito alla nascita di una nuova tipologia di prodotti: le TV dotate di schermo curvo. Apparse per la prima volta al CES 2013, queste nuove tipologie di prodotti sembravano poco più di un esercizio di stile,…

In breve

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A prova di futuro

Conclusione : Un TV Ultra HD con dotazione completa, capace di garantire prestazioni convincenti.

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Il mercato TV è da tempo alla ricerca di un nuovo “quid”, ovvero una caratteristica che possa far leva sulla massa, in modo da rilanciare le vendite, calate dopo l’avvento dei modelli Full HD e il passaggio al digitale terrestre. Nel corso degli ultimi anni sono state battute alcune vie, come ad esempio il 3D. Più recentemente, oltre all’avvento dei televisori Ultra HD, abbiamo assistito alla nascita di una nuova tipologia di prodotti: le TV dotate di schermo curvo. Apparse per la prima volta al CES 2013, queste nuove tipologie di prodotti sembravano poco più di un esercizio di stile, in linea con i tanti prototipi mostrati a fiere ed eventi, senza mai giungere davvero sul mercato. In realtà i TV curvi si sono presto tramutati in prodotti reali e tangibili, inizialmente sotto forma di OLED (sia LG che Samsung), ed in seguito anche come LCD.

Il marchio che ha dimostrato di puntare con maggiore forza, sui pannelli curvi, è Samsung, che ha realizzato per prima una serie di TV Ultra HD, la HU8500, espandendo poi la gamma con l’arrivo di molti altri modelli, tra cui HU8200, HU7200, HU7100 ed i Full HD H8000 e H6800. In questo articolo di occuperemo dell’attuale top di gamma (se non si considera il gargantuesco 105″ in formato 21:9), proprio quell’HU8500 che abbiamo citato poc’anzi. Oltre alla scontata disamina delle prestazioni, cercheremo anche di rispondere ad un quesito che si pongono moltissime persone: la curvatura dello schermo è realmente un “plus” in grado di migliorare la qualità di visione?

Pannello LCD LED Edge da 55″
Risoluzione Ultra HD, 3840 x 2160 pixel
Processore UHD Upscaling
Compensazione del moto Clear Motion Rate 1200
Supporto HEVC
Sintonizzatori integrati Doppio DVB-T2 e doppio DVB-S2
Ingressi Posizionati sul One Connect Box, con 4 HDMI 2.0, Component, Scart, 3 USB (una in versione 3.0), LAN, uscita digitale ottica, slot CI+, Wi-Fi (Direct), Bluetooth
3D Sì (occhiali attivi, due paia in dotazione)
Smart TV Sì, con processore Quad Core Plus
Dimensioni 1232,6 x 767,6 x 307,9mm con base; 1232,6 x 723,0 x 92,9mm senza base
Peso 32,5kg
Manuale Samsung UE55HU8500 italiano
Prezzo 3.499 Euro
Distributore: Samsung Electronics Italia S.p.A – Via Donat Cattin 5, 20063 Cernusco sul Naviglio (MI)

Per maggiori informazioni: www.samsung.it – UE55HU8500

Come da tradizione Samsung, HU8500 si presenta con una veste molto curata, denominata Curved T-Shape. Le linee sono minimaliste, con cornici sottili ed un design che punta, in maniera evidente, a non appesantire l’impatto del TV sull’ambiente. Il risultato è un prodotto che, pur non potendo celare le sue ampie dimensioni (55 pollici), non risulta “ingombrante”, ovvero non fa pesare oltremodo la sua presenza, richiedendo un posizionamento od un abbinamento ad hoc, al fine di ottenere una buona integrazione con l’ambiente e l’arredamento. Il piedistallo Aero Design, realizzato in argento e con la stessa curvatura conferita allo schermo, contribuisce a trasmettere una percezione di “leggerezza”. Il pannello curvo è sicuramente di impatto: dopo anni di schermi piatti è fuor di dubbio che la forma concava rappresenti un drastico segno di discontinuità, capace di attirare l’attenzione di qualunque utente, anche quello meno avvezzo ed interessato alla tecnologia.

La curvatura non è troppo pronunciata: Samsung la definisce “4200R”, ovvero pari ad un cerchio con un raggio di 4,2 metri. La dotazione tecnica è assolutamente completa: è anzitutto presente la funzione Precisione Black, ovvero un “local dimming”, virgolettato poiché il vero controllo a zone è possibile solo sui TV Full LED. Troviamo poi il Micro Dimming Ultrimate, il PurColor (per la riproduzione più accurata dei colori), l’Auto Depth Enhancer (per una migliore profondità di campo nelle immagini) ed il Clear Motion Rate 1200 (la compensazione del moto). Non manca il 3D, con relativa conversione 2D->3D, riprodotto con occhiali attivi (quelli a batteria con otturatore).

Una menzione la merita anche la connettività, che viene gestita ricorrendo ad una soluzione inusuale: tutti gli ingressi sono contenuti in un piccolo box esterno, denominato One Connect Box, collegato al TV tramite un singolo cavo. Il box contiene anche l’elettronica, il cui cuore è costituito da un nuovo processore, denominato Quad Core Plus, una versione potenziata del processore che equipaggiava la fascia alta nel 2013. Non si tratta dell’unica novità: Samsung ha infatti adottato tutti i nuovi standard recentemente introdotti. Troviamo, quindi, gli ingressi HDMI 2.0, capaci di supportare segnali Ultra HD fino a 60 fotogrammi al secondo, nonché ccompatibili con il sistema di protezione HDCP 2.2. La serie HU8500 dispone, inoltre, di un decoder HEVC integrato, che consente la futura ricezione di programmi TV (tramite i sintonizzatori integrati, un doppio DVB-T2 abbinato ad un doppio DVB-S2, o tramite servizi VOD come Netflix – non ancora disponibile in Italia), nonché la lettura di file multimediali, tramite il media-player integrato.

A rendere ancora più interessante il One Connect Box è la possibilità di aggiornarlo. Il produttore coreano lo ha realizzato come se si trattasse, a tutti gli effetti, di uno Smart Evolution Kit, ovvero i moduli che consentono di espandere le capacità di alcuni TV, operando un upgrade sia a livello di processore, sia a livello di piattaforma Smart TV. Questa possibilità era già presente sui TV Ultra HD del 2013, per i quali, infatti, il box del HU8500 può già fungere da espansione (ed infatti è disponibile come UHD Evolution Kit). I possessori di HU8500, dunque, potranno acquistare, in futuro, un nuovo One Connect Box, per ottenere miglioramenti non solo su processore e Smart TV, ma eventualmente anche su nuovi standard per gli ingressi. Se, ad esempio, dovesse rendersi disponibile una HDMI 2.1, piuttosto che un HDCP 3.0, si potrebbe cambiare solo il box, senza necessità di sostituire l’intera TV.

A completare la dotazione sono i due telecomandi e gli occhiali 3D. Le unità di controllo prevedono sia una versione “classica”, con tastierino numerico e pulsanti standard, sia una versione apposita per le tante opzioni multimediali, Smart TV in primis. Questo telecomando prende il nome di Smart Control ed è stato completamente ridisegnato.

Oltre alla forma, molto differente dai precedenti modelli, si può notare anche un cambiamento sostanziale nella disposizione dei tasti, con l’apparente scomparsa della superficie dedicata al touchpad (ne parleremo meglio nelle impressioni d’uso). Il telecomando integra un microfono per i controlli vocali, mentre tramite la webcam (a scomparsa) posta sul TV è possibile impartire anche controlli gestuali, in stile Wiimote o Kinect.

Gli occhiali 3D sono molto leggeri, sia come peso, sia come design. Le aste sono flessibili, in modo da adattarsi al meglio a seconda dell’utilizzatore. La sincronia del segnale avviene tramite tecnologia a radiofrequenza, mentre la batteria, non ricaricabile, garantisce fino a 150 ore di utilizzo.

 

I menu sono molto curati e piacevoli da utilizzare, grazie anche alla pronta risposta ai comandi. Alla cura posta nella realizzazione dell’interfaccia si abbina tanta sostanza: i controlli sono assolutamente completi e permettono di regolare tutti i parametri fondamentali, compresa la taratura del gamma, il bilanciamento del bianco su 2 o 10 punti ed anche un Color Management System (CMS, in poche parole le impostazioni riguardanti la riproduzione dei colori) meno usuale del solito, poiché impostato sulla variazione delle coordinate RGB. Una menzione la meritano anche le voci relative al funzionamento del local dimming e della compensazione del moto. Per intervenire sul controllo a zone della retroilluminazione, occorre agire sulla voce “Smart LED”, che presenta tre livelli di funzionamento, basso, standard ed alto. Per la compensazione del moto, invece, si deve fare riferimento al “Motion Plus”. Le regolazioni presenti includono la modalità personalizza, che abilita la riduzione delle distorsioni (ovvero l’aumento del livello di dettaglio in movimento), la riduzione delle vibrazioni (ovvero l’aumento della fluidità) ed il “Movimento nitido LED”, ovvero il black frame insertion, una tecnica che consente di diminuire la permanenza a video dei singoli fotogrammi, inserendone alcuni completamente neri.

Le funzioni multimediali e la Smart TV sono raggruppate in un unico ecosistema, denominato Smart Hub. A comporlo sono 5 pannelli, da scorrere orizzontalmente, come se si trattasse di schermate su uno smartphone o tablet. La pagina principale è “My On TV”, che comprende i programmi in onda sulle emittenti TV, oltre a consigli su altri contenuti potenzialmente interessanti per l’utente. Scorrendo verso destra troviamo “Film e programmi TV”, che consente di acquistare contenuti online. A seguire “File Multimediali”, che raggruppa tutti i contenuti presenti sia sulla rete locale (NAS, PC, eccetera), sia su eventuali memorie USB, sul cloud o presenti sui servizi installati (come YouTube, ad esempio). Se si scorre verso sinistra, invece, si trova “Samsung Apps”, il cui nome rende palese la sua funzione: sono qui inserite tutte le applicazioni ed i servizi online. L’ultimo pannello è “Giochi”, che facilita la gestione di tutte le applicazioni videoludiche.

L’ultima novità riguarda il Multi-Link Screen, ovvero il multitasking in salsa Smart TV. Lo schermo può essere suddiviso in più aree, in modo da visualizzare più contenuti simultaneamente, ad esempio il browser ed un canale TV. HU8500 utilizza la versione “Quad”, capace di creare fino a quattro aree separate. Nota bene: non tutte le applicazioni supportano il Multi-Link Screen; una volta avviata l’apposita modalità, le app non compatibili verranno evidenziate in grigio, e non potranno essere selezionate.

Come abbiamo visto, esaminando i menu, HU8500 dispone di tutti gli strumenti necessari per regolare al meglio la qualità delle immagini. La calibrazione di base è più che discreta, ma si può migliorare fattivamente senza particolari problemi, grazie all’efficacia dei controlli. Il consiglio è di selezionare la modalità Film, indubbiamente la migliore, come base di partenza. L’efficacia del local dimming dipende dall’impostazione selezionata: “Basso” corrisponde, ovviamente, al livello più blando, quello che garantisce un oscuramento meno drastico. “Standard” e “Alto” permettono di raggiungere un livello del nero ancora più basso (ma principalmente su schermata con APL molto basso, e quindi molto scura), incrementando il rapporto di contrasto. C’è però da pagare un prezzo: la precisione del gamma viene inficiata, specialmente in modalità “alto”. Il consiglio, dunque, è di impostare il funzionamento su “basso”, che non presenta grosse controindicazioni, salvo la sporadica presenza di lievi fluttuazioni della luminosità, oltre a qualche episodio in cui è possibile intuire la presenza delle guide ottiche (sotto forma di clouding di lieve entità), che convogliano la luce dai bordi (ovviamente, trattandosi di un LED Edge) a tutto il pannello. L’incidenza quantitativa e qualitativa è però molto ridotta, motivo per cui si può utilizzare la funzione Smart LED senza problemi.

Il livello del nero è direttamente influenzato dal filtro posto sul pannello, la cui efficacia varia in relazione all’angolo di visione. La base del TV conferisce una leggera inclinazione verso il lato posteriore, un fattore da tenere in considerazione per un posizionamento ottimale. Idealmente, si dovrebbe collocare il televisore più in basso rispetto ai propri occhi, in modo da sfruttare al meglio l’incidenza del pannello rispetto alla base. E’ in questa condizione che il filtro riesce ad assolvere al meglio il suo compito, migliorando il rapporto di contrasto percepito. Il livello del nero è globalmente più che buono e può essere coadiuvato da un’altra funzione, denominata “Cinema Black”. Attivandola si provvede a spegnere la retroilluminazione in corrispondenza della bande nere (orizzontali). I contenuti non in 16:9 ne traggono un visibile vantaggio, grazie al maggiore contrasto che si crea tra il nero delle zone superiore ed inferiore e le immagini su schermo. Il gamma è sostanzialmente da riferimento, molto lineare e senza chiusure, anche sui primissimi livelli della scala dei grigi: se la condizione di default è già buona, il risultato dopo la calibrazione è decisamente sopra la media per i TV LCD. Un esempio concreto lo fornisce “Oblivion”, nella scena in cui Morgan Freeman si mostra nella quasi totale oscurità, illuminato solo da una fioca fonte di luce. Tutti i dettagli che dovrebbero emergere sono perfettamente intelligibili, il che contribuisce a ricreare un quadro convincente e caratterizzato dalla giusta tridimensionalità.

Un capitolo critico, per moltissimi TV LCD, riguarda l’uniformità: come se la cava il nuovo HU8500? Fortunatamente la soluzione studiata per questa serie è, evidentemente, frutto di un sapiente lavoro di progettazione. Ovviamente qualche imperfezione esiste (LCD perfettamente uniformi non esistono, per lo meno per quanto ho potuto vedere nel corso degli anni), soprattutto verso i bordi dello schermo, dove si può notare una tendenza a virare su tinte più fredde. Si tratta, però, di limiti di trascurabile entità, visibili unicamente con appositi pattern di test, e non durante il normale utilizzo (ed è questo che ci dovrebbe interessare).

Un altro punto critico, per i pannelli a cristalli liquidi, è la gestione del movimento. E’ infatti noto che, per la sua natura “sample & hold” (la retroilluminazione resta sempre accesa, anche durante il passaggio tra un fotogramma e quello successivo), questa tecnologia è portata a perdere più dettaglio, nelle scene dinamiche. A contribuire è anche la latenza del pannello, sempre presente, seppur in misura contenuta. HU8500, ovviamente, non si comporta diversamente da qualunque altro LCD: senza compensazione del moto, le linee risolte sono circa 300. Affidandosi al Motion Plus, la situazione cambia notevolmente. L’utilizzo in modalità non personalizzata è sconsigliabile, poiché impedisce una regolazione fine dell’intervento, con conseguente presenza di artefatti ben visibile, in varie occasioni. Abilitando le impostazioni “custom”, si può intervenire separatamente sull’aumento del dettaglio e sull’aumento della fluidità, in modo da adattare l’elaborazione al contenuto (per i film, ad esempio, conviene spingere meno sulla fluidità, se non si vuole alterare la natura del materiale).

L’impostazione migliore è “Movimento nitido LED”, un black-frame insertion ben fatto. La prima caratteristica interessante riguarda il calo della luminosità: ovviamente introdurre fotogrammi neri non può che abbassarne il valore, globalmente, tanto che non è raro trovare modelli che arrivano a tagliare fino al 50% della luce. La versione implementata sul HU8500 pare molto efficiente, con un calo di circa il 30%, più che sufficiente per conservare una luminosità ottimale sia al buio che in presenza di luce. Anche il flickering è molto ridotto, a tutto vantaggio del comfort visivo. Il risultato più apprezzabile, però, è quello relativo al livello di dettaglio, che aumenta in maniera molto consistente, arrivando intorno alle 1080 linee, specialmente se in combinazione con un pizzico degli altri controlli disponibili. Anche se utilizzato da solo, il black-frame insertion è perfettamente in grado di regalare un ottimo livello di dettaglio, senza causare la presenza di artefatti, che invece insorgono in varie occasioni, se si spinge troppo sulla compensazione del moto vera e propria. Come banco di test non c’è nulla di meglio di un incontro di calcio a risoluzione 4K, ripreso a 60 fotogrammi al secondo. Il materiale progressivo conferisce un impatto nettamente superiore, rispetto alle attuali trasmissioni interlacciate. L’efficace gestione del movimento consente di evitare, nella maggior parte dei casi, sdoppiamenti e “bordi fantasma”, permettendo di apprezzare molto meglio il quadro complessivo, che risulta, di conseguenza, molto meno piatto.

Trattandosi di un TV Ultra HD, non può mancare la disamina del livello di dettaglio. In realtà non c’è molto da dire: il contributo dato dall’elevata definizione è lampante, avvicinandosi allo schermo. Rispetto ad un Full HD, di dimensioni analoghe, si guadagna non solo in “tridimensionalità”, ma anche nella ricostruzione di un quadro più realistico ed incisivo. Emergono dettagli che su la risoluzione 1080p non permette di vedere. Un esempio molto chiaro è costituito dalle seguenti immagini.

La scena è la stessa: a sinistra abbiamo la visione ravvicinata dell’HU8500, a destra quella di un Full HD. Se si presta attenzione alla vetrina, si noterà che a sinistra è possibile leggere la scritta “Marie Claire”, mentre a destra questo particolare risulta impossibile da cogliere. Il filtro di sharpness realizzato da Samsung è molto efficace: il suo intervento è molto equilibrato, a patto di non esasperarne l’intervento, inserendo valori troppo elevati. Edge enhancement (bordi ispessiti) e Moiré sono virtualmente assenti, confermando la bontà degli algoritmi utilizzati. La distanza di visione gioca un ruolo chiave, per la percezione del dettaglio: per apprezzare adeguatamente i benefici dati dal pannello, probabilmente ci si dovrebbe posizionare intorno agli 1,5 metri di distanza. Allontanandosi si percepisce un progressivo calo, che culmina intorno ai 2 metri. Distanze ancora superiori rendono molto ostico distinguere un Ultra HD da un Full HD, a meno di non sapere già dove concentrare lo sguardo, ed anche in questo caso le differenze sono molto meno tangibili.

Il processore video integrato svolge il suo compito senza sbavature: l’upscaling è più che buono, ovviamente a patto di ricorrere a materiale di buona qualità. Con Blu-ray ed altre sorgenti HD, dunque, HU8500 è in grado di regalare soddisfazioni, compensando la penuria di contenuti Ultra HD. Se invece si passa ai programmi TV, la situazione cambia notevolmente, ed in peggio. Non si tratta, però, di un limite ascrivibile al TV: nessun processore video è in grado di inventare dettaglio dal nulla, soprattutto se la base di partenza ne è fondamentalmente priva all’origine. La risoluzione Ultra HD non sarà mai compatibile con un uso massiccio di sorgenti SD, ed è quindi bene ponderare le proprie esigenze in fase di acquisto, onde non orientarsi sul prodotto sbagliato.

Il 3D offre una visione luminosa e molto dettagliata, sicuramente un merito da attribuire al pannello Ultra HD. Gli occhiali forniti in dotazione riescono a contenere il flickering, rendendo la visione più piacevole, mentre il crosstalk è presente solo in alcune scene che potremmo definire “limite”. Complessivamente le sorgenti in tre dimensioni sono dunque riprodotte con una qualità ben superiore alla media.

Lo Smart Hub, versione 2014, è funzionale e ben organizzato. La parte Smart TV non ha bisogno di particolari approfondimenti: il processore Quad Core Plus rende l’interfaccia fluida, assicurando buone prestazioni anche nell’uso delle applicazioni. La disponibilità di software è ottima, come accade ormai da anni per i televisori Samsung, tutt’ora un riferimento, da questo punto di vista, per disponibilità di contenuti e servizi. La sezione multimediale segue gli stessi criteri, consentendo una semplice gestione di tutti i file, ovunque siano archiviati. La ciliegina sulla torta è costituita dalla possibilità di leggere file a risoluzione Ultra HD, senza alcun problema. Anche filmati ad elevato bit-rate sono riprodotti senza incertezze, conferendo un interessante valore aggiunto, poiché in questa fase alcune delle principali sorgenti possono essere costituite da foto e video. Il supporto ad HEVC scongiura il pericolo di rapida obsolescenza, soprattutto per quanto riguarda i servizi in streaming (HU8500 è infatti pienamente in grado di riprodurre i filmati in 4K da Netflix, che purtroppo non è disponibile nel nostro Paese). Il nuovo telecomando Smart Control è comodo da impugnare, grazie ad un design ergonomico. Il tasto centrale, oltre alla funzione di “ok”, integra anche un piccolo touchpad, non comodissimo da utilizzare in quanto tale, ma fondamentale per le funzioni di puntatore a video. Appoggiando il pollice, senza premere il tasto, si attivano i giroscopi integrati, con la conseguente comparsa di un cursore a video. A questo punto è sufficiente muovere il telecomando in qualunque direzione, per controllare il movimento del cursore stesso. Una soluzione analoga a quella di Nintendo, per il Wiimote, e di LG, per il Magic Remote. La precisione è notevole e l’uso, dopo pochi minuti necessari a prendere confidenza col telecomando, è immediato e molto comodo. Sono, inoltre, presenti i comandi vocali (non sempre intuitivi), utili soprattutto per le ricerche in rete, ed anche i controlli gestuali, che ricorrono alla webcam per rilevare i movimenti delle dita, traducendoli in comandi. Rispetto ai sistemi gestuali visti in passato, il nuovo metodo è sicuramente più semplice e preciso, ma non lo definirei sempre comodo, anche per via della necessità di apprendere tutti i vari gesti. Ricorrere ad un pulsante è ancora la via migliore, nella maggior parte dei casi.

Non resta che un ultimo punto da affrontare, quello che avevo citato nell’introduzione: il pannello curvo costituisce un valore aggiunto? Il primo impatto è sicuramente d’effetto, sia per le già citate peculiarità estetiche, sia per una sorta di inganno visivo. La curvatura, quando osservata da vicino, può dare l’impressione che il display sia più grande dei 55 pollici dichiarati. Ovviamente l’effetto va scemando, con il progressivo allontanamento del punto di visione, fino a divenire molto blando, da una normale distanza di visione. Il coinvolgimento può quindi essere maggiore, ma solo se ci si avvicina davvero molto al TV: le dimensioni non esagerate, unite ad una curvatura non troppo accentuata, non permettono di ottenere un maggior senso di coinvolgimento. Da una normale distanza di visione si renderebbero necessarie una diagonale maggiore e/o una curvatura più accentuata, in modo da portare i bordi dello schermo in prossimità della visione periferica. Sussistono dei risvolti negativi, dunque? In effetti è riscontrabile una certa distorsione nelle immagini, ovviamente legata allo schermo non piatto. La sua incidenza pratica, però, va soppesata: con pattern di test è facile rendersene conto, ma durante la visione di normali contenuti, come film o sport, è decisamente più ostico. Le bande nere possono fornire un indicatore utile, in questo senso, poiché la loro presenza costituisce un elemento sempre fisso, a schermo, contrapposto alle immagini dinamiche. In ogni caso è molto facile che, col passare dei minuti, si finisca per adattarsi rapidamente alla visione: se ci si concentra sulle immagini, per seguire i contenuti a video, è probabile che si dimentichi di avere davanti un TV curvo.

Curvatura bocciata o promossa, dunque? Probabilmente la mia posizione è a metà del guado: effettivi benefici sono difficilmente riscontrabili, da normale distanza di visione, ma anche gli svantaggi finiscono per non incidere significativamente sulla qualità percepita. E’ fuor di dubbio che l’effetto complessivo possa non soddisfare i gusti di tutti, ma non ritengo che si possa parlare di effettivo e tangibile detrimento nella fruizione. Dovendo trovare una ragion d’essere, per il pannello curvo, indicherei una motivazione prettamente estetica: questo tipo di soluzione costituisce uno straordinario strumento per differenziarsi dalla massa, attirando l’occhio dell’utente esperto e anche del novizio, con un effetto che, personalmente, ritengo molto gradevole, come soluzione di design.

Piccola nota per i giocatori più esigenti: HU8500 non è esattamente il modello più reattivo in commercio, con i suoi 70ms (circa) di input lag in modalità gioco. Un piccolo cenno anche per il box esterno: personalmente la considero un grosso punto a favore, sia per la facilità di installazione (disporre di tutti i collegamenti in un dispositivo piccolo, che si può spostare con semplicità, è una vera panacea: chi ha provato a collegare una penna USB ad un TV fissato a parete, con i connettori posti in una rientranza sul lato, mi capirà), sia per la possibilità di predisporre un modo semplice per mantenere i prodotti sempre aggiornati. Non si tratta tanto del processore o della Smart TV (che comunque possono anche essere utili), ma degli ingressi e degli standard futuri: in questo modo non si deve sperare che non venga realizzato un nuovo connettore od un nuovo sistema di protezione dei contenuti.

Il giudizio sull’UE55HU8500 è dunque pienamente positivo: si tratta di un Ultra HD maturo, capace di non temere una rapida obsolescenza. Il pannello è sicuramente di qualità, e anche l’elettronica contribuisce a realizzare un quadro convincente, sia grazie all’upscaling, sia con la gestione del Motion Plus e del local dimming. Nonostante si tratti della seconda generazione di UHDTV, possiamo affermare che l’acquisto non deve essere valutato solo in relazione alla volontà di portarsi a casa una primizia tecnologica, ma può essere giustificato da caratteristiche effettivamente utili nell’uso quotidiano.

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