La londinese V-Nova ha realizzato un nuova tecnologia per la compressione video, che verrà lanciata con il nome di Perseus. Dietro a questo progetto c’è il lavoro di oltre 20 soggetti attivi nell’industria, come la European Broadcasting Union, Hitachi, Broadcom, Intel e Sky Italia. Lo sviluppo e la fase di test hanno richiesto circa cinque anni, ed hanno portato ad ottenere risultati che, sulla carta, sembrano estremamente promettenti. In test pratici, in tempo reale, Perseus risulterebbe dalle 2 alle 3 volte più efficiente di codec come HEVC, H.264 e JPEG2000.
I vantaggi pratici vengono descritti dal CEO e fondatore di V-Nova, Guido Meardi. Perseus consentirebbe di ridurre drasticamente il bitrate, con un consumo di banda che, con contenuti a risoluzione Ultra HD, sarebbe pari a quello che attualmente viene richiesto per un video in HD. In parole povere si potrebbe ottenere uno streaming in 4K da Netflix (o servizi simili), con soli 7-8Mbps, contro gli attuali 16Mbps.
Questi benefici si potrebbero applicare a qualsiasi tipo di sorgente video, ottenendo risparmi comparabili anche per i contenuti in HD e per quelli in SD. Uno dei campi di applicazione più immediati sarebbe quello delle connessioni alla rete cellulare: Perseus renderebbe molto più agevole lo streaming video, alleggerendo il carico per le connessioni veloci e abilitandolo per quelle che oggi sono ancora troppo lente.
Per maggiori informazioni: comunicato stampa (pdf in inglese)
Fonte: V-Nova