Il mercato degli “indossabili”, e più specificamente quello degli smartwatch, sta ancora cercando di ritagliarsi una precisa identità. Al momento, pur con proposte interessanti, non si può non riscontrare la presenza di vari limiti, primo tra tutti la scarsa durata delle batterie. A proporre una via alternativa è un prodotto attualmente in sviluppo, mostrato da Longshine Technologies al Wearables Technology Conference di Taipei. Lo smartwatch in questione è chiamato Halo, e si presenta con una veste che coniuga tradizione e innovazione tecnologica. L’aspetto esteriore è identico a quello di un comune orologio. Il motivo è presto detto: Halo è un orologio analogico, che mostra l’ora tramite lancette. Non è presente un display digitale, e questo permette di aumentare notevolmente l’autonomia.
Le funzioni “smart” si attivano premendo un pulsante sul lato. Icone e notifiche vengono visualizzate su un display OLED trasparente, integrato sul vetro dell’orologio. Lo schermo dispone anche di un touchscreen, per poter interagire facilmente con il sistema operativo integrato, una versione pesantemente customizzata di Gingerbread, cioè Android 2.3. Il processore utilizzato è un Intel XMM 2231, basato su architettura ARM e operante alla frequenza di 300MHz. La memoria è ripartita in 512MB di RAM e 4GB per l’archiviazione dei dati. Il display OLED ha una risoluzione di 96 x 96 pixel, con la possibilità di visualizzare 256 colori.
I modelli attualmente in sviluppo sono due: Halo 1 è progettato per abbinarsi a uno smartphone, mostrando i dati da esso inviati, con notifiche, messaggi, chiamate, riproduzione di brani musicali, eccetera. La batteria integrata ha una capacità di 240mAh, sufficienti a garantire oltre 3 giorni di autonomia. Halo 2, invece, può ospitare una SIM, essendo provvisto di connettività 2G. Questa caratteristica lo rende del tutto autonomo, tanto da poter persino effettuare chiamate, direttamente dallo smartwatch. La batteria integrata ha una capacità di 350mAh, con autonomia in linea con quella di Halo 1. La ricarica avviene per mezzo di un adattatore USB magnetico, che si collega su un lato.
Al momento non è nota una possibile data di uscita, ma ci auguriamo che il prodotto si sviluppi ulteriormente: l’idea sembra interessante, con alcuni innegabili vantaggi, tra i quali un design che permette di realizzare oggetti molto più simili a cronografi veri e propri.
A seguire un video realizzato dai colleghi di Mobile Geeks:
Fonte: Mobile Geeks