Project Ara (vedi news) potrebbe non essere l’unica soluzione modulare sviluppata dai ricercatori di Google. Se Ara è stato immaginato per rendere gli smartphone continuamente aggiornabili, il nuovo progetto – anticipato dai colleghi del Wall Street Journal – dovrebbe applicare lo stesso approccio ai monitor e schermi TV. Al nuovo progetto starebbero lavorando i ricercatori del Google X Lab, gli stessi che hanno portato alla luce i Google Glass, le automobili senza guidatore ed il Project Loon, i palloni aerostatici per portare la connettività Internet nelle zone prive di infrastrutture di telecomunicazione.
A capo del nuovo progetto ci sarebbe Mary Lou Jepsen, co-fondatrice dell’iniziativa “One Laptop Per Child” (OLPC) e professoressa del MIT. Questa nuova idea consentirebbe di unire diversi display (anche di varie dimensioni) per creare un unico grande display, una sorta di video-wall alla portata di tutti. Una volta configurato il mega-schermo, sarà possibile dedicare tutta l’area visiva ad un unico contenuto (un film ad esempio), oppure decidere di suddividere l’area per diverse applicazioni (TV, Internet, gaming, ecc…). Il processo di configurazione dovrebbe essere molto semplice, con un’interfaccia in grado di riconoscere e adattare la risoluzione, nonché calibrare il punto del bianco e la colorimetria dei vari display, il tutto controllabile da smartphone o tablet e pilotato da uno o più Chromecast di nuova generazione.
La gestione software / interfaccia è sicuramente una della sfide, ma Google punta soprattutto allo sviluppo di schermi davvero privi di cornice, così da percepire gli “schermi Lego” come un unico grande display. Sia ben chiaro, il concetto è ampiamente già in uso in ambito professionale, con soluzioni assolutamente efficaci e versatili, ma anche molto costose. Ci vorrà forse ancora qualche anno, ma Google punta a rendere l’unione “multi-display” decisamente più pratica, intuitiva ed economica.
Fonte: Wall Street Journal