Sony: no alla certificazione Ultra HD Premium…che confusione!

In occasione del CES 2016 di Las Vegas, la UHD Alliance ha introdotto le specifiche della certificazione Ultra HD Premium (vedi news). Certificazione e relativo logo che verranno utilizzati dai produttori TV per identificare i modelli in grado di rispettare le ultime specifiche in termini di luminosità, livello del nero, riproduzione gamut e HDR previsti per i televisori Ultra HD (3840 x 2160 pixel) con HDR “top di gamma” e pienamente compatibili con i nuovi titoli in Ultra HD Blu-ray.

Se LG, Samsung, Panasonic e altri produttori (tra cui TCL, Hisense e probabilmente anche Philips) hanno già annunciato al CES 2016 l’arrivo di nuovi TV certificati Ultra HD Premium, Sony ha confermato, invece, l’intenzione di rinunciare alla certificazione preferendo utilizzare il suo logo proprietario “4K HDR”. Una scelta paradossale, visto che Sony risulta tra i fondatori ed è un membro attivo del consorzio UHD Alliance, senza contare che i nuovi modelli XD94 e XD93 presentati al CES 2016 di Las Vegas (vedi news) rispondono perfettamente alle specifiche richieste per la certificazione “Ultra HD Premium”.

La questione è piuttosto un’altra: rinunciando all’utilizzo del logo “Ultra HD Premium”, Sony potrà liberamente utilizzare il suo logo “4K HDR” su qualsiasi televisore a risoluzione Ultra HD dotato di funzionalità HDR, anche se le specifiche non saranno pienamente compatibili con quelle dettate dalla UHD Alliance. Risultato? L’utente finale interessato ad un televisore Ultra HD marchiato Sony dovrà prestare estrema attenzione alle specifiche tecniche (sperando che siano tutte dichiarate) per non rischiare di incappare in un acquisto al di sotto delle aspettative.

Una volta tanto che l’industria ha deciso di concordare le specifiche e relativa certificazione in grado di assicurare al consumatore la bontà (in termini sia tecnici che di funzionalità) del proprio acquisto, perché Sony preferisce (ancora una volta) fare di testa sua? Cara Sony, questo genera solo confusione e non fa bene al mercato!

Fonte: Redazione

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